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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Che fine ha fatto Nefertiti?

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2008 14:41
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30/01/2008 08:27
 
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Chiedo scusa, ma ieri notte mi sono incartato. Chiarisco. Per tutti gli egittologi e fino ad ora Baketaton è femmina e Smenkhkara è maschio. Le due piccole Marytaton-tashery e Ankhesenpaaton-tashery sono femmine.

Corretta questa imprecisione, vediamo di puntualizzare il discorso Malgata. Non so da dove risulti l’anno di costruzione di Malgata.
Riporto al riguardo le parole di Cimmino “Dizionario delle dinastie faraoniche” pag. 260:

«[…] A Malqata eresse una splendida dimora dove la sua presenza è comprovata dal ritrovamento di molti sigilli di Giare dal 26° al 38° anno. […].»

Gli anni proposti da Cimmino sono in perfetto accordo con la mia ipotesi. Amenhotep III ha regnato quasi 39 anni, per cui considerando una probabile coreggenza di 12 anni, si avrebbe l’inizio di questa coreggenza intorno al 26/27 anno di regno di Amenhotep III.

Dunque è possibile che Amenhotep III abbia lasciato la reggia di Waset ad Amenhotep IV e che lui si sia ritirato in una quarantena dorata a Malgata; quindi dopo 5/6 anni anche Amenhotep IV / Akhenaton avrebbe lasciato Waset per trasferire la sua reggia ad Akhetaton.
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EgiTToPhiLo/a
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30/01/2008 11:40
 
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Riporto quanto scritto su Wikipedia:

en.wikipedia.org/wiki/Malkata

There are various structures in the desert, consisting of several residential palaces, a temple of Amun, a festival hall, elite villas, houses for the relatives of the Royal Family, apartments for attendants, and a desert altar termed the Kom al-Samak, all of which were constructed by mud bricks.
Originally the palace was known as the Palace of the Dazzling Aten. and was constructed mostly out of mud-brick, the palace was Amenhotep's residence throughout most the later part of his reign. Begun around year 11 of his reign and continued until the king moved here permanently around year 29. Once completed it was the largest royal residence in Egypt.
To the east of the palace a large ceremonial lake was dug. The palace area was connected to the Nile through a system of canals, which end in a large habour or quay, now called Birket Habu.

Sembra di capire che la località sia stata edificata a partire dall'11 anno di regno e che Amenhotep III si sia trasferito definitivamente la a partire dal 29° anno di regno.
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30/01/2008 12:39
 
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Re:
antonio crasto, 29/01/2008 20.14:


1)Maketaton morì di parto, ma l’evento potrebbe essere stato provocato da una malattia;
2)Kiya compare e scompare nel giro di uno o due anni;
3)muore Amenhotep III (forse a Waset e prima della cerimonia dei tributi);
4)muore Tiye (forse di vecchiaia).




1) ma potrebbe essere morta di qualunque altra cosa anche per la caduta di un meteorite;
2) per favore consideriamo che in Egitto non c'era l'Anagrafe. Il comparire e scomparire lo rileviamo solo dalle rappresentazioni sui monumenti. Comparire e scomparire può anche voler dire più in primo piano e meno in primo piano;
3)si è vero che muore Amenhotep III ma era gravemente malato da anni;
4)Tiye forse di vecchiaia? Quasi certamente, diverse fonti danno una sua età intorno ai 50 ben oltre la vita media.

Teie
30/01/2008 14:31
 
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io mi trovo molto d'accordo cone Teie...
in Egitto l'Anagrafe non esisteva... non gli passava neanche per l'anticamera del cervello...

Amhenotep, come giustamente detto da Teie, era molto malato già da diversi anni...

di Kiya, non posso commentare perchè non so quasi niente...

e Tiye, morì molto probabilmente di vecchiaia...
superava i 50 anni di età...
molto oltre la media...

Maketaton, io sono d'accordo che morì di parto... morì a 10 anni...
e ci sono delle raffigurazioni che indicano il padre che la sorregge mentre sta morendo...

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31/01/2008 12:22
 
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Re:
-Kiya-, 29/01/2008 21.15:

Ma se Akhenaton e Nefertiti furono contemporaneamente assassinati, come si giustifica il fatto che Tutankhaton attese 3 anni prima di rientrare ufficialmente a Tebe? Tre anni che, salvo prove contrarie, probabilmente trascorse ad Akhetaton. La sua vita non sarebbe stata altrettanto in pericolo visto che fino al momento del rientro non rese pubblico l'Editto della Restaurazione?



Non dimentichiamo che un eventuale colpo di stato doveva rispettare formalmente il Maat. E’ presumibile che l’omicidio dei sovrani sia stato organizzato dal capo dell’esercito Horemhab, quasi sicuramente il generale Paatonemhab (malgrado il parere non motivato di Cimmino), affidandolo a dei sicari e quindi senza che il mandante risultasse compromesso.
Al riguardo non dovette essere un caso se la vedova di Tutankhamon, Ankhesenamon, cercò di sposare un principe Hittita, pur di non essere costretta a sposare il “servo” Horemhab.
Dopo il regicidio si doveva rispettare una regolare successione e di certo il giovane Smenkhkara poteva essere facilmente plasmato dal consiglio di reggenza. Smenkhkara restò comunque ad Akhetaton.
Il successore, il bambino Tutankhaton dovette accettare il cambiamento di nome e lasciare Akhetaton. Sembra certo che egli trasferì la reggia prima a Menphi e quindi a Malgata, dimostrando una certa ritrosia a rientrare a Waset e comunque prendendo tempo prima di sancire la restaurazione.



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31/01/2008 15:55
 
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Non me ne voglia Antonio e non vogliatemene per questo che, solo apparentemente, può sembrare un OT...

"All’ordine “Facite Ammuina”, tutti chili che stanno a prora vanno a poppa, chilli che stanno a poppa vanno a prora, chilli che stanno a dritta vann’a smerza, chili che stanno a smerza vann’a dritta, tutti chilli che stanno abbascio vanno n’coppa e chili che stanno n’coppa vann’abbascio passanno tutti p’o stesso pertuso..."

Questo sarebbe l’articolo 27 della Regia Marina Borbonica con cui si dice venissero accolti gli ospiti di riguardo sulle navi per dimostrare un’attività frenetica che giustificasse l’impiego dei marinai!

Ho la sensazione che qui si stia facendo la stessa cosa stravolgendo le cose e basandole su poco o nulla... ho letto gli articoli di Antonio su Akhenaton e la sindrome di Marfan o sulla sua presunta effettiva femminilità nascosta e, per quanto interessanti, li ho trovati comunque poco documentati nelle scelte eseguite e nei risultati ottenuti.

Si tratta in sostanza, mi pare di capire, di ipotesi degli autori degli articoli stessi non suffragate, se non in minima parte.

Antonio cita, ad esempio, il Lefebure (che aveva ipotizzato la femminilità di Akhenaton), ma è interessante rammentare che costui (se di lui si tratta, si intende) nacque nel 1838 e morì nel 1908 ovvero molto tempo prima che sul discorso amarniano e dei faraoni che ne furono i protagonisti si potesse sapere alcunché di concreto (rammento, per inciso, che la tomba di Tutankhamon sarà scoperta solo 14 anni dopo la sua morte).

Aldilà, perciò, dell’ignoranza derivante dal "non sapere", esisteva allora decisamente un ben differente approccio all’egittologia e le notizie pubblicate erano spesso anche ammantate di un alone misterico e romantico che oggi può scarsamente farle prendere in considerazione.
Il mancato ritrovamento, all’epoca, delle mummie relative a quei sovrani, e l’impossibilità (per le conoscenze scientifiche di allora) di risalire ad alcuna notizia anche in presenza di mummie, consentiva perciò di dire tutto ed il contrario di tutto con la quasi certezza di non essere mai smentiti (almeno propria vita durante).

Chi mai, all’epoca, avrebbe potuto immaginare non dico le RMN o il DNA, ma semplicemente l’effetto della penicillina o la massiccia introduzione dei raggi "X" solo di recente scoperti?

Mi pare, perciò, che negli articoli in esame, analizzando le ipotesi avanzate si tenda fondamentalmente a stravolgere il tutto con la necessità poi, però, per far "quadrare" i conti, di ricorrere a capriole che giungono a capovolgere il sesso di un po’ troppi personaggi (Akhenaton femmina, Kiya maschio...) di fatto solo invertendoo una situazione che, se rimasta come a noi nota, ugualmente avrebbe prodotto i medesimi risultati, ovvero i figli della coppia regale (o delle coppie volendo calcolare la coppia Akhenaton/Nefertiti ed Akhenaton/Kiya).

Non voglio criticare le supposizioni di Antonio e dei suoi amici che di certo sono giunti a quegli scritti dopo linghe ed appassionate discussioni e ragionamenti, per il gusto di farlo, ma perché, almeno dagli articoli letti, non sono riuscito a trovare fonti che valgano in qualche modo ad avvalorare quanto manifestato e trovo tutto, sinceramente, molto "tirato per i capelli" e poco documentato (con riferimento agli articoli)

Tornerò non appena possibile (dopo aver riletto attentamente quanto sin qui scritto), su questo 3D che è, necessariamente, connesso a quegli articoli.
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di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
31/01/2008 21:45
 
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I vostri interventi sono sempre di grande interesse e per questo li leggo voracemente ogni volta. Tuttavia porto alla vostra attenzione che siamo usciti dal seminato.
Mi riferisco al fatto che ho aperto questa discussione per parlare della scomparsa di Nefertiti, ma allo stato attuale, l'argomento è stato dirottato altrove, andando a riprendere contenuti che troverebbero spazio in discussioni già esistenti, dove risulterebbero indubbiamente più pertinenti.

Non vogliateme, ma devo ricordarvi sempre che mantenere l'ordine in un Forum è cosa di vitale importanza, non solo per chi, come noi, lo vive quotidianamente, ma anche per chi giunge dall'esterno e merita di poter individuare chiaramente gli articoli e le trattazione di suo personale interesse.

Grazie a tutti per la collaborazione [SM=g999103]
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01/02/2008 01:03
 
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[SM=x822713] ...riprendo, perciò, l'aratro ed il solco da te tracciato, tornando nel seminato... un seminato, peraltro, interessante e che già in altre occasioni abbiamo seguito...[SM=x822711]

...la scomparsa di Nefertiti dalla scena pubblica, giacchè questo era l'argomento che avevi introdotto, potrebbe, di fatto, essere un falso problema.

Sarebbe infatti da chiarire se la Regina sia veramente scomparsa o se, e tu sai che questa è la mia (ma non solo la mia) ipotesi, non abbia piuttosto proseguito la sua "strada" con un altro nome.

In altri 3D ho portato gli elementi che suffragano la mia scelta che, come al solito, parte dall'esame delle fonti più eterogenee e deriva da interpretazioni dell'esistente più che dal suggerire nuove ipotesi.

In tal senso io ritengo che Nefertiti, in quanto tale, sia scomparsa solo per lasciar posto al suo "alter ego" Smenkhara (di cui, peraltro, condivide grandissima parte del nome: Nefer Neferuaton Nefertiti/Smenkhara Meri Waenra). Ho anche aggiunto che la comparsa dell'effimero Smenkhara avviene in un ben preciso momento storico in cui l'entourage militare e religioso ben poteva aver maturato un giudizio negativo sull'esperienza Amarniana.
Giudizio che andava aldilà della semplice valutazione politico-religiosa o, per usare un termine attualissimo, del "conflitto di interessi" che poteva animare le due classi egemoni dei preti e dei militari, per attestarsi nel più pregnante mondo della difesa stessa delle Due Terre da una tremenda violazione del principio su cui il paese stesso si reggeva: la Maat.

In questo quadro, perchè non ipotizzare una "trasformazione" di Nefertiti (peraltro già rappresentata nei rilievi con gli attributi di un vero e proprio re nell'atto di colpire il nemico, ad esempio) in Smenkhara; una figura "maschile" che avrebbe potuto a pieno titolo affiancare l'idealista Akhenaton divenendone un vero e proprio controllore che poteva svolgere tale attività SEMPRE, letteralmente in qualsiasi istante, magari anche sfruttando "arti" che un altro semplice coreggente non avrebbe avuto.

Le mie sono valutazioni sociologiche, oltrechè politiche, che investono -lo ripeto- l'analisi anche di ciò che l'esperimento atoniano aveva portato sia nei rapporti, ormai più che pessimi, con il clero che con la classe militare (due veri pilastri nelle Due Terre), nonchè con lo stesso popolo che vedeva ancora più lontana la figura del Faraone quasi completamente svincolata ed avulsa da quelllo che DOVEVA essere il suo incarico di mantenimento della Maat per il benessere e la sopravvivenza del popolo oltre che della terra.

Non dimentichiamo che nelle stele confinarie di Akhetaton, il Re dichiara di NON VOLER MAI PIU' IN ETERNO lasciare la sua nuova città; ora, se è pur vero che queste steli forse non venivano lette dal popolo "minuto", è altrettanto vero che il testo poteva ben essere una valida arma nelle mani della propaganda avversa dei sacerdoti...

La scomparsa di Nefertiti, perciò, potrebbe di fatto non essere mai avvenuta fisicamente dacché Neferitti e Smenkhara potrebbero essere stati la stessa persona.
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01/02/2008 08:30
 
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Riporto dal collaterale topic: Ankhkheperura Neferneferuaton.... il mio intervento del 18/01/08



Da Texts from the Amarna Period in Egypt di William J. Murnane

Pag. 207

While it has been generally assumed that Tutankhamun was preceded on the throne by a single king who changed his name during the course of his reign, it now seems likelier that two rulers are involved. The earlier is most probably to be identified with Akhenaten’s queen; not only is this individual’s personal name identical with the longer variant of Nefertiti’s name (Nefrernefruaten), but the throne-name is occasionally written with a feminine ending (Ankhetkheprure, in place of the uual Ankhkheprure). Both names, moreover, are marked by a number of epithets which set them off, both from Nefertiti as queen and from her successor, Smenkhkare (who also took the throne-name Ankhkheprure).

Quindi possiamo dedurre che siaano esistiti due sovrani:

- 1° sovrano Ankhkheprure Nefernefruaten o Ankhetkheprure Nefernefruaten (regno o coreggenza di almeno tre anni;

- 2° sovrano Ankhkheprure Smenkhkare-Djeserkhepru (regno o coreggenza di circa un anno.

Tutte e due i sovrani potrebbero essere stati coreggenti di Akhenaton ed è possibile che:

- nel 14° anno di regno, Akhenaton abbia nominato coreggente la Gran Sposa Neferneferuaton / Nefertiti e che questa abbia assunto il prenome Ankhkheperura;
- nel 17° anno Nefertiti sia morta;
- Akhenaton abbia allora nominato coreggente Smenkhkara e costui abbia preso lo stesso prenome di Nefertiti (per me la madre);
- nel 17° anno Akhenaton sia stato ucciso e Smenkhkara abbia regnato da solo per meno di un anno.

Da notare che solamente nel primo caso il nome e il pronome sono accompagnati da epiteti tipo amato da Neferkheperura, amato da Waenra, amato da Akhenaton. Questi epiteti e l’atteggiamento amorevole di Akhenaton in alcune rappresentazioni ha suggerito l’ipotesi della sua omossesualità, mentre in realtà egli accarezzava e amava semplicemente la sua Gran Sposa reale.

Il fatto che il prenome di Neferneferuaton non compaia sempre al femminile e che l’epiteto amato sia maschile, lascia intravedere una certa confusione, come se ancora una volta si sia voluto o tentato di trasformare un sovrano donna (Nefertiti) in un uomo.





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01/02/2008 10:02
 
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Riporto, per una maggior comprensione, la traduzione del testo riportato da Antonio:
..."mentre è generalmente assunto che Tutankhamon fu preceduto sul trono da un unico re che cambiò il suo nome durante il corso del suo regno, sembra oggi più probabile che siano coinvolti due sovrani. Il più "antico" deve probabilmente essere identificato nella regina di Akhenaton; non solo il nome personale di questo individuo è identico alla variante più lunga del nome di Nefertiti (Neferneferuaton), ma il nome di incoronazione è talvolta scritto con la finale femminile (AnkheTkheprure in luogo di Ankhekeprure).
Entrambi i nomi, inoltre, sono caratterizzati da una serie di epiteti che li differenziano, da Nefertiti in quanto regina e dal suo successore, Smenkhara (che pure prese, quale nome di incoronazione Ankhekeprure)"...


Si tratta, perciò, anche in questo caso di una ipotesi di certo non confermata da alcuna altra prova e come tale deve essere assunta e posta alla base di ulteriori ipotesi di cui è sempre bene esplicitare il percorso logico.

Mi chiedo, tuttavia, perchè questa dimostrazione di "scarsa immaginazione" degli antichi egizi: in 3000 anni di storia si sono susseguiti centinaia di Re, tutti ben differenziati grazie a prenome e nome, possibile che solo in questo periodo , peraltro già caotico di per se, due re (successori l'uno dell'altra o coreggenti) abbiano quasi la stessa titolatura?

Sappiamo che i nomi egizi erano frutto di attento studio e che la titolatura completa dei re era un ben preciso manifesto politico-religioso, non venivano perciò scelti con leggerezza o superficialità; in questo caso, perciò, delle due l'una:

1. o si voleva creare una sorta di "confusione" che rendesse "intercambiabili" i due sovrani (ma davvero non riesco a capirne l'utilità, a meno di non voler "mascherare" la successione dell'uno all'altro);

2. o si tratta della stessa persona ed in tal senso, anche la finale "T", che caratterizza il femminile, potrebbe derivare da due ipotesi:
2.a. una trascrizione più "antica" del nome, che evidenziava il femminile, poi resasi non più adeguata alla situazione politica che si stava creando;
2.b una differente interpretazione da parte di coloro che erano preposti alla creazione dei testi da trascrivere poi "corretta" con l'imposizione di un unica trascrizione del nominativo.

In tutto questo, sarebbe interessante conoscere QUANTE iscrizioni recanti i "due" nominativi, sono state analizzate (ovvero il numero e la frequenza percentuale della "T" nel totale) e se sia possibile dalle iscrizioni (che a me risultano essere, tuttavia, molto poche)stabilire un ordine cronologico che consentirebbe di appurare se la "T" sia comparsa prima o dopo.

Ogni volta che sono andato negli Stati Uniti, ad esempio, non so perchè, ma io mio nome "Giuseppe" è sempre stato trascritto come "GUiseppe" (e pensando a come lo leggono gli anglosassoni direi che ciò è comprensibile), ma questo potrebbe, un domani, far credere che siano esistite due persone con il mio cognome e differente nome? Certamente si, ma ciò non significa che sia la verità!
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