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Biografie:: "Viaggiare è il mio Peccato" di Agatha Crhistie

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2011 06:16
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- ShemsetRa -
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27/07/2007 23:40
 
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Autore: Agatha Christie Mallowan
Titolo: Viaggiare è il Mio Peccato
Editore: Arnoldo Mondadori, Milano 1990, 2002
Prezzo e disponibilità: verifica
Traduzione: Alessandro Ceni
Collana: Oscar originals / Oscar scrittori del Novecento



Viaggiare è il mio peccato





Dalla quarta di copertina:
Nel 1930 Agatha Christie, già celebre autrice di detective stories e fortunata creatrice di Poirot, sposava in seconde nozze il giovane archeologo Max Mallowan, decisa a fare in modo che la sua celebrità non le impedisse di accompagnare il marito nelle sue spedizioni.
Paesi come la Siria e l’Iraq erano a quel tempo per molti europei poco più che nomi, e gli amici di Agatha Christie spesso le chiedevano conto di quei misteriosi viaggi in luoghi dai nomi difficili che sembravano tratti dalle pagine dei suoi romanzi. Nacque così questo libro di memorie, unico nella produzione della Christie, un resoconto di viaggio ironico e autoironico, candido e malizioso, discreto e sincero, in cui l’autrice rievoca avventure e disavventure di una tranquilla signora della buona borghesia inglese alle prese con i problemi, i piccoli o grandi drammi, gli equivoci, le singolarità di un’esistenza tanto diversa dalla vita in Inghilterra.
Iniziato prima della Seconda Guerra Mondiale e ripreso nel 1944 per il desiderio di tornare ad immergersi in quegli anni avventurosi e felici, Viaggiare è il Mio Peccato conserva ancora oggi intatta l’atmosfera degli anni Trenta del Novecento, registrando i pregiudizi, le ingenuità e la benevola sufficienza di un’europea che si confrontava con la civiltà di antichi paesi che potevano sembrare ancora lontanissimi dall’Europa, ancora ignari di guerre che “non li toccavano”.

All’interno nessuna prefazione, introduzione, presentazione o commento di altri autori o critici.
[Modificato da -Kiya- 09/01/2011 06:16]
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

27/07/2007 23:42
 
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Il mio commento:
E’ un libro divertentissimo!
Ve lo segnalo, anche se non dedicato particolarmente all’egittologia, perché è proprio interessante, in particolare per quelle persone che come me, non avranno mai la possibilità di vedere da vicino uno scavo archeologico e di scontrarsi con la realtà quotidiana del vivere per mesi e mesi al lavoro fuori casa, fuori porta, fuori paese, fuori Europa…
La Christie racconta l’avventura archeologica vissuta per accompagnare il marito in alcune campagne di scavo in Siria; certo si tratta del lavoro dell’archeologo nella prima metà del secolo scorso, dunque i metodi sono mutati e (spero) sono diventati più rigorosi, ma l’emozione del ritrovamento è sempre uguale; così, attraverso le parole dell’autrice, traspare la passione dell’archeologo Max Mallowan, il quale, pur non essendo uno dei più ammirati e conosciuti, ci colpisce certamente per dedizione e serietà.

Dalla preparazione dei bagagli comincia il viaggio, quindi, via treno, col mitico Orient-Expess, i coniugi raggiungono Beirut; composta la comitiva, con un paio di automezzi si inoltrano nella zona oggetto di studio, lungo il confine fra Siria e Turchia, all’interno, per compiere una prima ricognizione e dei sondaggi.

Il Vicino Oriente è punteggiato di tell, cioè collinette, che nascondono al loro interno antiche città o piccoli insediamenti; la maggior parte di essi si rivela di epoca romana, ma il nostro archeologo non è interessato a ritrovamenti così recenti, egli sta cercando testimonianze molto più antiche, proprio di quel periodo in cui si sviluppò l’Impero Ittita e la sua potenza arrivò a minacciare l’Egitto.

Scelto il luogo ove si procederà allo scavo vero e proprio cominciano i problemi logistici: preparare una casa accogliente in cui soggiornare per i periodi delle varie campagne che si ripeteranno; reclutare i lavoratori locali, i collaboratori fissi per le faccende domestiche e quelli temporanei per le operazioni di scavo; la formazione delle squadre, la cura dei rapporti con i signorotti locali e con le autorità diplomatiche europee sul posto; le emergenze sanitarie e tutti gli imprevisti che possono capitare nelle zone semidesertiche.

08/11/2009 13:34
 
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Titolo: Viaggiare è il mio peccato
Autore: Christie Agatha
Prezzo: € 8,50
Dati: 2002, 256 p.
Traduttore: Ceni A.
Editore: Mondadori (collana Oscar scrittori moderni)


Descrizione: Nel 1930 Aghata Christie, già celebre scrittrice, sposava in seconde nozze il giovane archeologo Max Mallowan, decisa a seguire il marito nelle sue spedizioni in Paesi come la Siria o l'Iraq. Nacque così questo libro di memorie, un resoconto di viaggi ironico e autoironico, candido e malizioso, discreto e sincero in cui l'autrice rievoca avventure e disavventure di una tranquilla signora della buona borghesia inglese.


Lo sto finendo di leggere in questi giorni: il romanzo presenta un'accurata descrizione degli scavi effettuati in Medio Oriente. A tratti ironico, il testo risulta essere piacevole e di semplice lettura.
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