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Palermo: Thea ritorna dopo 14.000 anni

Ultimo Aggiornamento: 02/03/2007 11:43
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S3t n m3't -
01/03/2007 02:55
 
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Il volto è allungato e la mandibola sporgente. Ma erano gli unici dettagli che si potevano scorgere sotto una montagna di capelli crespi e, si suppone, molto neri. Le fattezze sono indubitabilmente umane ma con i canoni estetici di oggi difficilmente si può definire una "bella donna". Forse Thea, il primo volto femminile siciliano ricostruito dagli studiosi dell'Università di Palermo, lo era ai suoi tempi che sono molto lontani. Risalgono al Paleolitico, cioé tra 14 e 11 mila anni fa. Il volto di questa donna che viene dalla preistoria si può ammirare in una sala del museo naturalistico "Gemmellaro" nella quale sono stati ricostruiti alcuni scorci della sua vita sociale, che trascorreva sui monti Nebrodi tra la grotta, la caccia e la raccolta di frutta e verdure. Gli utensili e le armi erano fatti di selce. E ancora non era praticata la coltivazione.

Una cosa però è sicura: Thea apparteneva alla specie evoluta dell'homo sapiens. Per millenni è rimasta sepolta nella grotta di San Teodoro ai piedi di monte San Fratello, sopra Acquedolci, fino al 1937 quando il suo scheletro in uno stato di conservazione quasi perfetto venne scoperto durante una campagna di scavi promossa dalle Università di Palermo e di Firenze. La grotta era stata individuata sin dal 1859 da Francesco Anca barone di Mangalavite, che le cronache descrivono come "uomo eclettico e patriota". Ora a quello scheletro è stata data una raffigurazione umana attraverso un'operazione condotta con la regia di antropologi e studiosi dell'evoluzione e con le stesse tecniche ricostruttive già adoperate a Pisa sul cranio del conte Ugolino e in Egitto sui resti di alcuni faraoni.

E finalmente l'antropologo Roberto Micciché e lo scultore Toni Rizzo hanno ricostruito il volto della donna siciliana più vecchia che si conosca. Il direttore del museo "Gemmellaro", Valerio Agnesi, che è anche direttore del dipartimento di geologia dell' Università, assicura che non si è lavorato di fantasia. Qualche libertà gli studiosi si sono magari presi sull'aspetto finale del naso, delle labbra, delle orecchie e sul colore dei capelli. Ma per il resto i risultati hanno un valore scientifico e dicono che Thea era alta un metro e 65 centimetri, tanti per una donna di quel tempo, e aveva circa 30 anni. Oggi si direbbe che era molto giovane ma Valerio Agnesi assicura che per le aspettative di vita di quel tempo era anzi molto matura. "Questo - spiega - vuol dire che conduceva un sano e, per quanto possibile regolare, stile di vita". Il suo gruppo non era molto numeroso: con il suo scheletro sono stati scoperti i resti incompleti di altri sei individui (quattro maschi e due femmine), oggi esposti in vari musei. Il sesso di Thea è stato determinato solo negli anni '80 quando sono stati avviati studi piu' sistematici, giunti ora a un risultato di grande interesse scientifico. E' la prima volta, ha sottolineato Agnesi all'apertura della sala in cui è ambientato il mondo di Thea, che venga ricostruito con tanta precisione il volto di un individuo vissuto migliaia di anni fa.


[fonte: Ansa]
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01/03/2007 15:05
 
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Qualche libertà gli studiosi si sono magari presi sull'aspetto finale del naso, delle labbra, delle orecchie e sul colore dei capelli

... ed io aggiungerei, forma delle palpebre...

...e hai detto niente... sono gli elementi essenziali per caratterizzare un volto umano. Metti un nasino "alla francese" ad un ritratto di Dante e vedrai che differenza.

Certo, nel caso di Thea è poco importante quale fosse il suo VERO aspetto fisico, ma non mi stancherò mai di criticare (specie quando si vuol dare un marchio di certezza) la ricostruzione dei volti umani a partire da resti scheletrici.

Torniamo alla ricostruzione "hawassiana" del volto di Tutankhamon che assomiglaiva come una goccia d'acqua al...l'attore che impersonava Tutankhamon in quel documentario che tutti abbiamo visto?

Anche l'età della nostra Bis-bis-bis-nonna mi sembra eccessiva: 30 anni? ...e poi una donna?
Tra animali predatori, maternità e malattie credo sia un'età davvero troppo azzardata oppure si trattava di una fortunatissima della sua tribù!
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01/03/2007 15:23
 
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A me fa una certa impresione guardare questo volto.... Quando ho visto la ricostruzione di quello di Tut la sensazione è stata ancora più intensa perché di lui conosco più cose! [SM=x822712]
01/03/2007 16:10
 
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Che scoperta interessante!! Dopo il Similaun, non credevo potessero esserci ancora resti così vecchi... qui in Italia, perlomeno...

Mi resta difficile capire cosa intenda Hotep... sembra quasi voglia fare una critica alla ricostruzione del volto della donna: mentre, credo, per Tut è stata forse più semplice, credo che per Thea la ricostruzione sia stata un po' più difficoltosa... quindi credo fosse giusto prendersi qualche libertà nella ricostruzione...

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01/03/2007 19:28
 
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Re:

Scritto da: Hotepibre 01/03/2007 15.05

Qualche libertà gli studiosi si sono magari presi sull'aspetto finale del naso, delle labbra, delle orecchie e sul colore dei capelli

... ed io aggiungerei, forma delle palpebre...

...e hai detto niente... sono gli elementi essenziali per caratterizzare un volto umano. Metti un nasino "alla francese" ad un ritratto di Dante e vedrai che differenza.

Certo, nel caso di Thea è poco importante quale fosse il suo VERO aspetto fisico, ma non mi stancherò mai di criticare (specie quando si vuol dare un marchio di certezza) la ricostruzione dei volti umani a partire da resti scheletrici.

Torniamo alla ricostruzione "hawassiana" del volto di Tutankhamon che assomiglaiva come una goccia d'acqua al...l'attore che impersonava Tutankhamon in quel documentario che tutti abbiamo visto?

Anche l'età della nostra Bis-bis-bis-nonna mi sembra eccessiva: 30 anni? ...e poi una donna?
Tra animali predatori, maternità e malattie credo sia un'età davvero troppo azzardata oppure si trattava di una fortunatissima della sua tribù!



condivido tutto tranne il dubbio sul fatto che sia una donna...perchè pensi che potrebbe non essere una donna? Dice che lo scheletro era intatto....
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02/03/2007 09:46
 
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Re:

Scritto da: Hatshepsut76 01/03/2007 16.10
...
Mi resta difficile capire cosa intenda Hotep... sembra quasi voglia fare una critica alla ricostruzione del volto della donna: mentre, credo, per Tut è stata forse più semplice, credo che per Thea la ricostruzione sia stata un po' più difficoltosa... quindi credo fosse giusto prendersi qualche libertà nella ricostruzione...




...sembra? No, no, è proprio una critica [SM=x822708] ; se rileggi attentamente quel che ho scritto, vedrai che la critica non è tanto sulle ricostruzioni in se che hanno sicuramente valore documentaristico e come tali sono positive ed utili (così come, del resto, l'anastilosi degli antichi monumenti, ma questo è un altro discirso), ma sulla continua ricerca di sensazionalismi che fa dare per certe cose che certe assolutamente non sono e non possono essere.

Le ricostruzioni partendo dal cranio (o dalle TAC come nel caso di Tut) non garantiscono somiglianza alcuna con il soggetto originale proprio perchè le parti molli o cartilaginee come il naso, le orecchie, lo spessore delle guance, le palpebre, le formazioni pilifere (come capelli e barba), non sono rilevabili dal cranio e si deve perciò ricorrere obbligatoriamente all'immaginazione.

Ora, se questo può andar bene per Thea, o per qualunque altro essere di cui non sia strettamente necessario conoscere le effettive fattezze, ma semplicemente i caratteri generali, non trovo giusto che si faccia passare per "la vera faccia di..." qualunque altra manifestazione artistica che ben poco ha di sceintifico.

Mi spiego ancora meglio, se si prende un cranio e si dice poi che quello è "il vero volto di Giotto", o "di Cristo", o "di Tutankhamon", si gioca solo ed esclusivamente su un sensazionalismo che nulla assolutamente ha a che vedere con una probabile realtà.

E' questo che io critico: ottima la ricostruzione di Thea, ottima la ricostruzione dei volti di un qualsiasi uomo di Neanderthal, ma pessimo servizio il ricostruire volti dando per certo che siano la copia esatta del volto di un personaggio storico ben identificato.

E' un po' come dire che Cleopatra era identica a Liz Taylor solo perchè quell'attrice l'ha impersonata in un film [SM=x822711] .
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02/03/2007 09:53
 
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Re: Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 01/03/2007 19.28
...
condivido tutto tranne il dubbio sul fatto che sia una donna...perchè pensi che potrebbe non essere una donna? Dice che lo scheletro era intatto....



Forse mi sono espresso male, NON ho assolutamente messo in dubbio che si tratti di una donna, ho solo messo in dubbio l'età assegnata di 30 anni ed ho sottilineato che, proprio perchè si trattava di una donna, doveva aver visssuto tutti i rischi degli altri rappresentanti maschi della sua specie (malattie, animali etc.) ed in più tutti i rischi conseguenti al suo eser donna ivi comprese le eventuali gravidanze.
In tal senso, l'età di 30 anni (decisamente una vegliarda per il suo tempo) mi sembrava eccessiva [SM=x822711]
02/03/2007 11:21
 
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adesso ho capito, grazie Hotep! [SM=x822712]
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02/03/2007 11:43
 
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Sono sulla stessa lunghezza d'onda di Hotepibre.
E aggiungerei anche una cosa.
Le ricostruzioni facciali, visto che le parti molli le possiamo solo immaginare, vengono eseguite per assimilazione ad un determinato gruppo etnico. Cioè, se in quella zona gli ominidi erano di carnagione scura, capelli neri, naso lungo, occhi piccoli, orecchie enormi, ecc., allora si prendono a base questi elementi per ricostruire il volto.
Ecco perchè sarà simile ma nessuno potrà garantire al 100% l'esattezza.

Teie
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