la cosa è solo un pochino diversa. prima il calendario si chiamava giuliano e nON veniva, tra l'altro, applicato da tutti i paesi occidentali. La riforma gregoriana corresse l'errore portando avanti di 10 gioni (e non 11) il calendario per poi applicarlo (sembra dal giorno 4 ottobre al 15 ma effettivamente sarebbe dalle ore 23h59m59 del 4 si passava alle 00h00m01s del 15 quindi 10 giorni).
ma non tutti i peasi lo applicarono subito (con un bel po di confusione!). Ancora adesso in Israele e le chiesa ortodossa russa usano i giorni giuliano con oramai uno scarto di circa 13 giorni confrontato con il nostro calnedario (riferito alle festività).
L'errore (come in parte citato sopra) e di circa 0.0078 l'anno giorni cioè un giorno ogni 128 anni, quindi, dal concilio di Nicea del 325 l'errore accumulato fino al 1582 e proprio 10 giorni (infatti la primavera ASTRONOMICA entrava il 11 marzo e non il 21).
Rispettarono, nel salto, anchi i giorni. Il 4 che finiva era giovedi e il 15 che iniziava era Venerdì.
Vi riporto (ma non fatevi venire il mal di testa!!
) cosa succede, come correzzione, per periodi più lungi (se no dopo un pò si dovra ricorreggere l'anno):
"Per modificare la durata media dell'anno, venne cambiata la regola che decide gli anni bisestili: secondo la nuova regola, gli anni la cui numerazione è multipla di 100 sono bisestili soltanto se essa è anche multipla di 400: vale a dire, sono bisestili gli anni 1600, 2000, 2400... mentre non lo sono gli anni 1700, 1800, 1900, 2100, 2200, 2300... Tutti gli altri anni la cui numerazione è multipla di 4 rimangono bisestili. (Per i secoli precedenti resta valido il calendario giuliano quindi gli anni 1500, 1400, 1300... sono tutti bisestili.)
In questo modo ci sono 97 anni bisestili ogni 400 anni, invece che 100. L'anno gregoriano medio è quindi di 3/400 di giorno, cioè 10 minuti e 48 secondi, più corto di quello giuliano: la differenza dall'anno solare è di soli 26 secondi (in eccesso). Questa discrepanza equivale a circa un giorno ogni 3.323 anni, quindi essendo stato istituito nell'anno 1582 bisognerà sopprimere un giorno soltanto nell'anno 4905 per non avere, per esempio, che la primavera inizi il 20 marzo invece del 21.
Inoltre, in 400 anni gregoriani ci sono esattamente 365 · 303 + 366 · 97 = 146097 giorni. Poiché 146097 è divisibile per 7, anche i giorni della settimana si ripetono uguali dopo 400 anni. Questo vuol dire che i calendari sono esattamente uguali (se non si considera la data della Pasqua): il calendario del 2000 è uguale a quello del 1600 e sarà uguale a quello del 2400, del 2800...
Parallelamente alla riforma del calendario, pur mantenendo la regola per il calcolo della Pasqua dettata dal Concilio di Nicea, venne stabilito che la data del primo plenilunio di primavera fosse computata col sistema delle epatte, ideato da Luigi Giglio (ideatore della riforma gregoriana), anziché con il metodo di Dionigi il Piccolo fino ad allora seguito dalla Chiesa. Per i dettagli si veda voce specifica.
Il calendario gregoriano guadagna un giorno rispetto a quello giuliano ogni volta che "salta" l'anno bisestile: così la differenza, che era di 10 giorni nel 1582, è diventata di 11 giorni nel 1700, di 12 nel 1800 e di 13 nel 1900; nel 2100 diventerà di 14 giorni, nel 2200 di 15, e così via.
Per migliorare ulteriormente l'accuratezza del calendario gregoriano, John Herschel (1792-1871) ha proposto di non considerare bisestili gli anni multipli di 4000, cioè 4000, 8000, 12000... In questo modo ci sarebbero 969 anni bisestili ogni 4000; la durata media dell'anno corrispondente è di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 50 secondi circa. L'errore verrebbe così abbassato a soli circa 4 secondi in eccesso ogni anno (un giorno ogni 20000 anni).
Ancora più precisa è la riforma sovietica del calendario giuliano: gli anni multipli di 100 sono bisestili se, prendendo il numero dei secoli e dividendolo per 9, il resto è 2 oppure 6. In questo modo ci sono 218 anni bisestili ogni 900 anni; la durata media dell'anno risulta di 365 giorni e 218/900 = 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 48 secondi. La differenza rispetto all'anno solare è così di soli 2 secondi.
Infine una corrispondenza esatta con la durata media dell'anno tropico, convenzionalmente pari a 365.2422 giorni, si ottiene non considerando bisestili sia gli anni multipli di 4000, sia quelli multipli di 10000. Cioè non sarebbero bisestili gli anni 4000, 8000, 10000, 12000, 16000, 20000... In questo modo infatti vi sono 4844 anni bisestili ogni 20000: 4844/20000 = 0,2422.
La ricerca di un calendario "perfetto" è purtroppo utopistica. Attualmente infatti possiamo calcolare con esattezza infinitesimale la lunghezza di un anno, ma tale lunghezza non è costante su lunghi periodi. L'orbita terrestre infatti, a causa dell'interazione gravitazionale con gli altri pianeti, cambia lentamente (in particolare cambia la sua eccentricità), e la durata dell'anno varia di conseguenza.
Inoltre, a causa dei fenomeni di marea la rotazione terrestre sta rallentando, e quindi la lunghezza del giorno aumenta, anche se di poco. Negli ultimi decenni, perciò, è entrato in uso l'inserimento quando necessario di un secondo aggiuntivo alla mezzanotte del 31 dicembre, in modo da mantenere allineato il giorno astronomico con quello civile. Questi secondi aggiuntivi (23 dal 1972 al 2005) però alterano anche la durata media dell'anno gregoriano."
Insomma la perfezioni non esiste (e NON può esistere) però chissene importa per peiodi lunghissimi!