Grazie per il link, Kiya.
Mi fa piacere, pizia, che non annoi.
Ben presto ad Akhet-Aton iniziarono i lavori per le tombe della famiglia reale e i nobili.
Queste furono scavate nelle colline orientali, dietro il centro della città.
L'area reale fu chiamata "Aton distintosi nei Giubilei" e consisteva di vasti templi con corti aperte, palazzi lussuosamente decorati e ville con giardini e attracchi privati sul Nilo, con una varietà di costruzioni ausiliarie, come caserme militari, e botteghe.
C'era uno splendido viale che serviva da percorso cerimoniale per il re e che correva parallelo al fiume tra il Gran Palazzo e il Grande Tempio di Aton, conosciuto come "gem-pa-Aton", casa di Aton.
Questo enorme tempio aveva una pianta rettangolare allungata con l'entrata a ovest che conduceva in un cortile anteriore chiuso, conosciuto come "casa della gioia" e quindi attraverso una serie di sei corti intercomunicanti.
Nel retro del tempio vi era un macello per gli animali sacrificali e, ancora oltre, all'estremità del complesso, il "santuario di Aton", che consisteva di una serie di corti aperte che contenevano centinaia di tavoli per le offerte.
L'intero complesso misurava sbalorditivamente 760 m di lunghezza e 290 m di larghezza, ed era completamente racchiuso da un alto muro di cinta.
La "casa del re" era immediatamente a sud del tempio, un piccolo ponte conduceva da lì ai giardini reali di fronte al Nilo.
A sud della casa del re vi era il cosiddetto piccolo tempio di Aton che, probabilmente, serviva da cappella privata per il re.
La città aveva due porti principali, uno per il Grande Tempio e uno per il Palazzo Reale.
Vi era anche un grande molo d'attracco con una serie di piccole banchine che servivano i diversi magazzini e le aree residenziali della città.
Era tutto perfetto ad Akhet-Aton, in superficie.
Sfortunatamente, Akhet-Aton fu costruita in fretta per poter soddisfare l'impazienza del faraone per spostare da Karnak la sua corte.
Se fosse sopravvissuto, è improbabile che gli edifici sarebbero rimasti integri per molto senza riparazioni e ridecorazioni costanti.
Per quanto riguarda il luogo, il sovrano non ne avrebbe potuto scegliere uno peggiore.
Si trattava di un catino desertico inospitale reso ancora più impervio dalle colline alle sue spalle, che irradiano il calore del sole con una spietata intensità.
L'estate ad Akhet-Aton doveva essere un incubo infuocato.
Non protetta dalla lussureggiante vegetazione della valle del Nilo, i venti dovevano costantemente portare nuvole di polvere dal deserto arido e secco.
Ancora oggi è una regione desolata abitata solamente da poche famiglie fellahinche vivono in condizioni misere.
Allora, perchè il sovrano scelse un luogo tanto impervio per costruire il dominio eterno del dio solare?