| | | OFFLINE | | Post: 41.058 Post: 22.720 | Registrato il: 24/08/2005 | Sacerdotessa di ATON | Thiatj | - ḥtm mr r ry.t '3.t wts rn n ՚ḫ n itn, S3t n m3't - | |
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30/11/2006 23:41 | |
La vicenda, per quanto bizzarra, potrebbe addirittura innescare una crisi diplomatica: «Se quel materiale è autentico, sarebbe uno scandalo che rischia di pregiudicare i rapporti tra Francia ed Egitto», ha in effetti commentato Zahi Hawass, capo del Supremo Consiglio egiziano per le Antichità, sollecitando la «massima trasparenza» da parte degli inquirenti francesi.
Un anonimo ha messo in vendita su un sito Internet francese quelle che afferma essere ciocche di capelli di Ramsete II, il più famoso dei faraoni, provocando l'avvio di un 'inchiesta in Francia e l'indignazione degli archeologi.
''Vendonsi ciocche di capelli della mummia di Ramsete II'', afferma l'annuncio su Internet, che offre inoltre, con il corredo di foto e presunti certificati, resine per imbalsamazione e bende, per una cifra minima di 2.000 euro a lotto. Il sedicente venditore spiega di essere in possesso di tali oggetti straordinari perchè suo padre faceva parte di una 'equipe' di scienziati francesi incaricati di analizzare la mummia del faraone, che regno' tra il 1279 e il 1213 avanti Cristo.
Poco dopo la diffusione dell'annuncio sul web - ha detto alla France Presse l'archeologo francese Christian Leblanc, uno dei più autorevoli studiosi di Ramsete II - la polizia francese ha aperto un'inchiesta. Leblanc ha riferito di aver parlato con un ufficiale di polizia giudiziaria francese del caso, che ha definito ''scandaloso''.
Quanto all'eventualità che i pezzi siano autentici, ''purtroppo potrebbe essere vero'', ha dichiarato l'archeologo. Il segretario del Consiglio superiore delle antichita' (Csa), Zahi Hawass, ha detto di essere al corrente della vicenda e che i suoi servizi ''lavorano sul caso''. ''Si vedra' di cosa si tratta realmente'', ha pronosticato. L'anonimo venditore ha affermato soltanto di essere residente a Saint-Egreve, nell'Isere (est della Francia).
Conservata nel museo del Cairo, la mummia di Ramsete II era stata inviata 30 anni fa in Francia - era la prima volta che lasciava l'Egitto - per accertare le cause del 'male oscuro' che la consumava. Fu ''accolta'' all'aeroporto parigino del Bourget, il 26 settembre 1976, con gli onori riservati a un capo di Stato. Le analisi individuarono in un raro fungo, la 'Deadalea Biennis', l'agente patogeno. Come terapia, il Commissariato francese per l'energia atomica (Cea) sottopose la mummia a un ciclo di raggi gamma.''Curata'', la mummia di Ramsete II ritornò in Egitto, da dove non si è mai più mossa.
(fonte:Il resto del Carlino) |