LA TOMBA DI RAMSES III (1186 – 1154 a.c.)
L’ubicazione della tomba di Ramses III era conosciuta fin dall’antichità e fu esplorata, per la prima volta in epoca moderna, nel 1768 da James Bruce che la battezzò “La Tomba degli Arpisti” per uno splendido bassorilievo raffigurante due arpisti ciechi; questo nome è talvolta utilizzato ancora oggi.
D’imponenti dimensioni, la tomba ha la pianta tipica delle tombe reali della XX dinastia (1188-1069 a.c.) seppure con alcune particolarità sia nella distribuzione degli ambienti, in particolare degli annessi, sia nelle pitture parietali, che hanno conservato i loro colori.
Una scala conduce all’ingresso e a un primo corridoio con due annessi, uno per lato, che si conclude con una porta che immette direttamente in un secondo corridoio illustrato con brani tratti dalle “Litanie di Ra” e nel quale si aprono otto piccoli annessi, quattro per lato, decorati con soggetti insoliti quali la processione degli dei protettori dell’Egitto, il mobilio funerario, le armi del re, le offerte al dio Hapi quale personificazione del Nilo portatore d abbondanza.
Queste raffigurazioni intendevano garantire, magicamente, la presenza di questi oggetti, mettendo il defunto al riparo da spoliazioni a quel tempo frequenti.
Il corridoio seguente esegue una brusca deviazione verso sinistra rispetto all’asse della tomba, al fine di evitare la tomba di Amenemesse (faraone della XIX dinastia che regnò dal 1202 al 1199 a.c.).
Il corridoio, decorato con testi del “Libro dell’Amduat” ed alcuni brani del “Libro delle Porte”, conduce al pozzo rituale e quindi a una sala a quattro colonne con raffigurazioni delle razze umane conosciute e scene d’offerta a Ra-Harakhti, Khepri e Atum.
Nell’annesso di questa sala è raffigurato Ramses III che tende la piuma di Maat a Osiride, quale simbolo di mantenimento dell’ordine e della giustizia durante il suo regno.
La parte visitabile di questa tomba finisce qui ma un corridoio discendente porta dalla sala a quattro pilastri al vestibolo e quindi in una camera funeraria a otto pilastri e fornita di vari annessi, ove si trovava il sarcofago di quarzite rossa che venne venduto al re di Francia e attualmente si trova al museo del Louvre, il cui coperchio, recuperato da Belzoni, si trova oggi in Inghilterra presso il Fitzwilliam Museum di Cambrige, mentre la mummia di Ramses III, ritrovata nella cachette di Deir el Bahari, è al museo del Cairo.
Spero di aver esposto in modo chiaro, seppur conciso, gli argomenti trattati e rimango a disposizione per rispondere a domande inerenti l’argomento.
Ciao, BATA.
(Fine)