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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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KV55: Smenkhkhara?

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2010 17:12
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
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S3t n m3't -
20/07/2006 00:03
 
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I vasi canopi
Si tratta dei contenitori atti ad ospitare fegato, polmoni, stomaco e intestino mummificati del defunto, di norma fatti in calcite o alabastro.
Quelli in questione sono di manifattura splendida, delle piccole giare con coperchio a testa umana, alti 36 cm circa.
L'iscrizione apposta su ogni vaso venne rimossa per non lasciar traccia del proprietaio. Si legge ancora solo un geroglifico, pt(del cielo).

Il viso rappresentato dai coperchi è femminile e indossa una parrucca nubiana, molto usata sia da uomini che da donne durante la XVIII dinastia, ma non reale.

In origine evidentemente i vasi appartenevano ad una donna non reale, probabile una regina secondaria o una principessa.

Le ipotesi considerate attualmente propendono per Meritaton, ma più ancora per Kiya, che fu sposa di Akhenaton, ma non fu mai "Grande Sposa Reale". Ci sono infatti nella tomba ulteriori evidenze che condurrebbero a lei.

Successivamente i vasi furono riadattati per un uomo, apportandovi alterazioni tutt'oggi visibili. L'applicazione di un ureo sulla fronte, prerogativa reale; una sottile striscia di parrucca che copriva la fronte, venne levigata per eliminare le ciocche di capelli e renderla simile alla bandella d'oro che indossavano i sovrani sotto il copricapo.

Con la profanazione gli urei vennero letteralmente staccati e con ogni probabilità gettati all'esterno della tomba: non se n'è trovata traccia.

Oggi 3 dei vasi sono esposti al Museo del Cairo, il quarto, il più bello, si trova invece a New York, al Metropolitan Museum of Art.

[Modificato da -Kiya- 20/07/2006 14.33]

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