| | | OFFLINE | | Post: 2.316 Post: 1.739 | Registrato il: 22/05/2007 | EgiTToPhiLo/a | Scriba | |
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26/10/2007 11:55 | |
Ho già accennato che alcune civiltà sembrano essersi presentate nel Neolitico con un bagaglio culturale notevole, tale da far pensare a una rinascita dopo una catastrofe.
Le catastrofi che colpirono la Terra e che potrebbero aver interrotto il cammino evolutivo di molte civiltà sembrano potersi individuare in tre periodi: 12500, 9600 e 6000-5500 a.C.
Stranamente la 2° catastrofe individuata dai geologi, che potrebbe aver determinato la 2° anomalia nell’innalzamento dei mari, corrisponde in modo impressionante con le testimonianze di un impatto celeste lette nei carotaggi dei ghiacci polari e con la data scritta da Platone per la fine di Atlantide.
La catastrofe cosmica avrebbe quasi annientato la civiltà umana e conseguentemente un elettricista o un metalmeccanico del 9600 a.C., che per pura fortuna fosse sopravvissuto, avrebbe avuto ben altro da pensare. Egli “rincominciava da tre” e avrebbe pensato solamente alla sopravvivenza giornaliera. Era diventato nuovamente un cacciatore-raccoglitore in un mondo improvvisamente diventato ostile.
Un elettricista senza centrali elettriche sarebbe stato disoccupato e avrebbe ben presto dimenticato il suo mestiere. Lo stesso dicasi per il collega metalmeccanico.
Ovviamente rimase nei sopravvissuti il ricordo del passato, ricordo che fu tramandato in complessi miti, ma anche utilizzato per una rinascita più veloce del normale.
E’ estremamente più facile riscoprire qualcosa (agricoltura, allevamento del bestiame, ecc.) se si sa che questo qualcosa è già esistito.
Detto questo si può o non si può credere che al mondo progredito del 10000 a.C. sia appartenuta una civiltà che Platone chiamò Atlantide, civiltà che potrebbe aver influenzato in modo considerevole la civiltà dell’Egitto.
Io credo fermamente in una civiltà del Paleolitico Superiore e nelle civiltà che da questa derivarono.
Nel mio saggio sull’Antico Egitto ho cercato di dare una spiegazione logica, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, della fine dell’Era Glaciale e della storia delle civiltà, con un particolare riferimento all’Egitto.
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