La città di Luxor, considerata come il più grande museo all' aperto del mondo, e conosciuta come Tebe durante l'antichità, ospita alcuni tra i più spettacolari monumenti del mondo antico.
Forse, uno dei più sorprendenti fra questi, è il complesso di Karnak, che è il più vasto complesso che sia mai stato costruito dall’uomo ed è il risultato del lavoro di generazioni di costruttori del passato.
Passando lungo le porte di Luxor, ogni visitatore rimane stupefatto dalla vastità della città resa immortale grazie ai suoi immensi monumenti.
Sebbene gran parte dei templi di Luxor e di Karnak siano in rovina, Luxor rimane una delle più alte espressioni dell'arte dell'antico Egitto.
Le massicce colonne di Karnak sostenevano un tempo pesanti soffitti, mentre sono ora esposti a cielo aperto. Con un po' d'immaginazione, i visitatori possono lasciarsi trasportare nel passato al tempo dei grandi faraoni.
Nell' arco di 1300 anni, i templi costruiti a Karnak divennero un’intera città di monumenti.
Tebe era il centro di una divinità locale minore chiamato Amon. Quando la capitale dell' Egitto fu spostata a Tebe durante l'XI Dinastia del Medio Regno, Amon divenne la divinità più importante in tutto l'Egitto.
A differenza di altre importanti divinità dell'antico Egitto, non esiste alcuna soprannaturale leggenda sulla sua nascita. Il dio demiurgo Amon viene interpretato più come un concetto astratto, creato da se stesso.
In quei tempi le guerre non venivano solo considerate battaglie tra due gruppi di persone, ma piuttosto come battaglie tra due divinità. In questo modo Amon conquistò le altre potenti divinità egizie, e fu acclamato come il primo dio supremo del mondo conosciuto.
Karnak rimase un luogo di pellegrinaggio per quasi 4000 anni e fu il centro religioso e di potere dell'Egitto, fino ai tempi dei Greci.
Ogni faraone delle grandi dinastie, Ramesse, Seti , Amenhotep e Thutmosi ad esempio, attraversò le sale di Karnak e aggiunse il proprio inimitabile tocco ai monumenti, rendendo Karnak il più importante centro di culto dell'antico Egitto, conosciuto come il 'Tempio di tutti I Templi'
All'ingresso del tempio di Karnak troviamo un viale, originariamente lungo quasi 3 chilometri, ai cui lati sono allineate sfingi con teste di ariete.
Il visitatore passera' quindi attraverso l'enorme sala ipostila, famosa per le molte file di colonne. I colori sulla parte superiore delle colonne sono ancor'oggi visibili, migliaia di anni dopo essere stati applicati dal paziente pennello di un pittore egizio.
Questa sala misura 54.000 piedi quadrati metri e contiene 134 colonne, e fino ad oggi e' la più grande sala al mondo ritrovata in un edificio religioso.
La Regina Hatshepsut, che sfidò la storia dell'antico Egitto divenendone la prima donna faraone, sapeva bene dell'importanza di Karnak e fece incidere i suoi pensieri su un imponente obelisco: '
O voi genti che vedrete questo monumento negli anni a venire e parlerete di tutto ciò che ho costruito non osate dire dire ' non so perché sono stati eretti' . Li ho costruiti perché desideravo farne dono a mio padre Ammone, e ricoprirli d'electrum"