| | | OFFLINE | | Post: 2.316 Post: 1.739 | Registrato il: 22/05/2007 | EgiTToPhiLo/a | Scriba | |
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23/11/2007 19:31 | |
Nell’antichità gli ammassi stellari delle Iadi e delle Pleiadi erano considerati un indicatore stagionale e per alcuni popoli la loro levata mattutina segnava l’inizio della buona stagione, mentre quella serotina l’inizio della stagione invernale e in genere l’inizio della stagione umida.
E’ quindi molto probabile che anche per gli egizi le Iadi e le Pleiadi fossero un indicatore in cielo della stagione delle piogge.
Avevo scritto in un precedente intervento:
«[…] Io ritengo che Senenmut abbia voluto rappresentare un episodio importante della vita della Terra e della civiltà egizia e che, così come avviene spesso nelle rappresentazioni egizie, esso sia stato diviso in due distinti momenti, contenenti forse la causa e l’effetto e rappresentati, in modo criptato, in due fasce sovrapposte: la prima avrebbe dovuto indicare la causa del fenomeno, mentre la seconda avrebbe indicato le conseguenze astronomiche di questo fenomeno.
Ritengo in conclusione molto probabile che le tre ellissi o gocce vogliano indicare l’arrivo di una cometa dalla regione delle Pleiadi, la quale, impattando sulla Terra, causò un catastrofico “diluvio universale”.
Non deve essere una coincidenza se il geroglifico per acqua “mu” sia un’icona con tre onde orizzontali sovrapposte (la cometa era cioè vista come portatrice di acqua). […]»
Il fatto che in occasione del riapparire serotino delle Iadi e delle Pleiadi si celebrasse presso molti popoli la ricorrenza dei Morti e che il mese di Novembre fosse dedicato dagli egizi proprio alle Pleiadi, suggerisce che in qualche modo le piogge erano correlate al possibile diluvio causato dalla cometa proveniente dalle Pleiadi e che al riapparire annuale di queste stelle si rendesse omaggio agli antenati morti in occasione del diluvio.
Alla luce di questa ipotesi, l’attuale celebrazione dei morti ai primi di Novembre potrebbe essere dunque un’estensione dell’antico culto gli antenati.
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