I legami fra consanguinei riguardavano esclusivamente la sfera regale. Continuità perpetrata dal mito di Osiride e Iside, fratello e sorella, e sposi che generarono l'erede al trono d'gitto, Horus. Come indicato dal mito, era fondamentale che il sangue fosse mantenuto il più puro possibile e che la regalità risultasse "contaminata" il meno possibile, almeno fino a quando ciò fosse concesso.
Ciò, per contro, non riguarda il popolo, o quantomeno non possediamo elementi che lo attestino. Non so se sia possibile, quindi, parlare di effettiva poligamia. Un "lusso" che forse era concesso, oltre al Re, a pochi eletti, che potevano permetterselo grazie a una posizione agiata.
Mi sfugge però quale sia il pensiero di Meritaton62, racchiuso in questo concetto:
Credo inoltre che, nell'antichità, il fatto di non guerreggiare in prima persona implicasse, inevitabilmente, un minor peso sociale...
[Modificato da -Kiya- 29/08/2009 16:44]