| | | OFFLINE | | Post: 4.653 Post: 2.050 | Registrato il: 03/12/2005 | EgiTToPhiLo/a | Scriba Reale | |
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18/01/2006 14:48 | |
Seimila anni or sono, probabilmente in seguito ad un mutamento di clima, che divenne molto più arido, la Civiltà Globale si spezzò, frammentandosi in diversi bacini culturali raccolti attorno ai fiumi originari.
Buona parte delle conquiste si persero. Parte delle tecniche agricole, necessarie a coltivare il cibo, si mantennero, ma la metallurgia venne dimenticata, e gli unici metalli d'uso più o meno corrente furono l'oro, il rame nativo, l'argento e il ferro di origine meteorica. Si perse anche l'aritmetica, se non nella forma più elementare, anche se tracce ne rimasero in pratiche come la divinazione cinese basata sugli esagrammi. Le forme evolute di comunicazione furono anch'esse dimenticate. La scrittura geroglifica egizia era probabilmente un relitto della scrittura in uso presso la Civiltà Globale, dato che le forme più antiche di geroglifici, risalenti a 5mila anni fa, sembrano già compiutamente sviluppate.
La lingua comune si suddivise anch'essa in idiomi regionali, come il cinese, il sumero, il sindhu. In alcune regioni rimaste isolate, tuttavia, si preservarono idiomi più vicini a quello originario, come il basco nei Pirenei, il ge'ez in Abissinia, l'olmeco nell'America centrale.
Il crollo definitivo della Civiltà Globale coincide con l'inizio della civiltà storica in diversi calendari. Per i Veda segna il principio del Kali-yuga, l'età oscura, che si è aperto circa cinquemila anni or sono, nel 3102 a.C. Molto vicine sono le date assegnate come "inizio dei tempi" nei calendari Maya (il "grande ciclo" è incominciato nel 3114 a.C, e cinese (l'anno 4695 si è aperto l'8 febbraio 1997). Per gli ebrei, l'anno 5757 è cominciato il 13 settembre 1996.
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