La scoperta che l'allineamento delle tre piramidi di Giza riproduce esattamente quello che presentavano nel cielo d'Egitto le tre stelle della Cintura d'Orione diecimila anni fa, ha rafforzato di recente le idee di quei tanti divulgatori di una "archeologia eretica" i quali da tempo vanno sostenendo una tesi finora rigettata dalla cultura "accademica": quella cioè che, anteriormente alle civiltà storicamente accertate, le cui prime testimonianze risalgono al quarto millennio a.C., sulla Terra vi sia stata una civiltà scomparsa, in grado di realizzare monumenti di grande imponenza e in possesso di una cultura molto evoluta. Questa civiltà si sarebbe estinta in seguito ad eventi che non conosciamo, probabilmente un mutamento climatico, ma alcune sue grandi testimonianze ancora rimangono, e - soprattutto - tracce della sua cultura sono individuabili nel sapere delle società evolutesi nei millenni successivi, quelle su cui non mancano documenti archeologici e storici.
La civiltà che costruì le tre grandi piramidi di Giza le lasciò praticamente in eredità alle culture (provenienti, pare, dagli altopiani etiopici) che in seguito si installarono nella valle del Nilo. Un'eredità che comprendeva anche la scrittura geroglifica, la geometria, l'aritmetica, l'agricoltura e diverse tecnologie che oggi ci sembrano semplici ma che, di fatto, sono quelle che hanno dato l'avvio all'organizzazione sociale moderna.
La ridefinizione della cronologia di molti monumenti ha portato sorprese notevoli. La Sfinge, contigua alle piramidi, è di poco posteriore: cioè, è di almeno cinquemila anni più antica di quanto non si sia creduto finora. Lo proverebbero, fra l'altro, i segni di erosione dovuti alla pioggia sul suo materiale, che non si spiegherebbero se non ipotizzandone l'esposizione al clima, molto più umido di oggi, della valle del Nilo diecimila anni or sono.
Contemporanea alla Sfinge, cioè risalente ad ottomila anni prima di Cristo, è la misteriosa città fortificata i cui resti sono stati trovati nella piana di Gerico. Alla medesima epoca risalirebbe la realizzazione, in Inghilterra, del tempio di Stonehenge, che è stato dimostrato essere in realtà un vero e proprio "osservatorio astronomico", la cui realizzazione richiedeva conoscenze avanzate sul moto dei pianeti e notevoli capacità matematiche. In definitiva secondo i divulgatori della "archeologia eretica" questi monumenti, ed altri, sarebbero i resti di una civiltà umana arcaica, che si era estesa su tutto il globo grazie a notevoli conoscenze di nautica (le famose "carte di Piri Reis", che descrivono le coste dell'Antartide coperte dai ghiacci, ne sarebbero una testimonianza) e che circa ottomila anni or sono si sarebbe estinta per dar luogo, due millenni dopo, alle prime culture "storiche".