| | | OFFLINE | | Post: 4.653 Post: 2.050 | Registrato il: 03/12/2005 | EgiTToPhiLo/a | Scriba Reale | |
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18/01/2006 14:48 | |
Queste congetture - ovviamente tutt'altro che verificate - presuppongono, come già accennato, l'esistenza di una Civiltà Umana Globale oggi estinta, che avrebbe popolato la Terra raggiungendo un elevato sviluppo culturale prima della nascita delle civiltà conosciute. La "riscrittura" della storia umana parte dal presupposto che questa civiltà abbia cominciato a svilupparsi circa dodicimila anni fa, quando la supernova della Vela, divenendo visibile sulla Terra, in qualche modo stimolò l'intelletto umano, apparendo come un "segno nei cieli".
In quel periodo finì l'ultima grande glaciazione della Terra e cominciò l'Olocene, ovvero l'era del clima più temperato e del ritirarsi dei ghiacci. Con lo sciogliersi dei ghiacciai, il livello dei mari si alzò di 35 metri, fino a quello attuale, un processo che durò quattromila anni. Per altri mille anni vi furono grandi laghi nelle zone oggi desertiche dell'Africa, dell'Arabia e dell'India. Il clima era più umido e caldo di oggi. Fra gli 11 mila e i 9mila anni fa, le popolazioni del neolitico scoprirono l'agricoltura e i metalli, impararono a comunicare in modo complesso e misero a punto forme di scrittura, formando la Civiltà Umana Globale, che era fornita di un linguaggio comune. Gli uomini si stabilirono soprattutto nelle vallate di grandi fiumi (il Nilo, la Mesopotamia fra il Tigri e l'Eufrate, l'Indo-Gange, il Fiume Giallo), dove clima e piovosità assicuravano raccolti stabili. Svilupparono prima la navigazione fluviale, quindi la estesero anche a mari ed oceani, popolando tutta la Terra. In Egitto, fu l'epoca in cui vennero costruite le Piramidi di Giza e la Sfinge, ed anche in Cina sorse una cultura che eresse grandi piramidi. |