| | | OFFLINE | | Post: 4.653 Post: 2.050 | Registrato il: 03/12/2005 | EgiTToPhiLo/a | Scriba Reale | |
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18/01/2006 14:46 | |
Ma se le piramidi non erano tombe (a questo uso sarebbero state adibite posteriormente dagli egizi, che le trovarono già costruite), perché vennero erette? Zecharia Sitchin, l'autore del notevole saggio Il dodicesimo pianeta, uno dei più noti fautori della nuova cronologia della razza umana, ha fatto notare le relazioni geografiche che legherebbero le piramidi alla celebre "terrazza di Baalbek" in Libano: una piattaforma di pietra così immensa e pesante che non si capisce come sia stato possibile costruirla e soprattutto spostarne i blocchi con l'aiuto di tecnologie fondate semplicemente sul lavoro muscolare. A suo giudizio, le piramidi avevano la funzione di "torri di controllo" per guidare velivoli destinati ad atterrare sulle piattaforme di pietra.
E' un'ipotesi difficile da accettare, non soltanto per le implicazioni (chi guidava le astronavi preistoriche?), ma soprattutto per la considerazione che la struttura interna delle piramidi appare troppo complessa per poter pensare che i monumenti potessero avere semplicemente la funzione di "segnali" visibili dall'alto.
L'inglese Alan F. Altford avanza un'ipotesi più articolata. A suo giudizio, le piramidi erano immense "celle a combustibile" destinate a fornire energia alla "civiltà umana globale" che occupava la Terra undicimila anni fa grazie alla scomposizione dell'acqua nei suoi costituenti, idrogeno e ossigeno.
Esaminando la complessa struttura interna della Grande Piramide, Altford pensa che la cosiddetta "Camera della Regina", alta circa quattro metri e mezzo, fosse l'alloggiamento nel quale un tempo era ospitata la cella energetica vera e propria, nella quale avveniva la separazione dei due gas, i quali erano poi convogliati separatamente nell'altro ambiente ricavato all'interno del monumento, la "Camera del Re". Lì, entro un sacello di granito misurante tre metri per uno e mezzo circa ("il Sarcofago") avveniva la combustione controllata dell'idrogeno. La strana conformazione a cupola dell'ingresso alla Camera del Re aveva la funzione di ospitare una valvola o un sistema di filtraggio.
Al di sopra della Camera del Re si trovano le pietre più grandi e massicce di tutta la piramide: cinque lastroni di granito sovrapposti, ciascuno pesante più di 70 tonnellate. Gli archeologi non sono riusciti a individuare una funzione per questa imponente struttura. Secondo Alford si tratta di un dispositivo di raffreddamento, una specie di radiatore, posto al di sopra di quella che doveva essere una vera e propria camera di combustione. Il fatto che i lastroni siano levigati nella parte inferiore e grezzi in quella superiore aiuterebbe la dispersione del calore.
Ma non era soltanto questa la funzione della Piramide. Altford fa notare la singolare conformazione della Grande Galleria, lungo la quale si allineano 27 nicchie oggi vuote. Da una serie di segni ancora riscontrabili, si deduce che esse contenevano oggetti di natura ignota, da tempo portati via. Questi oggetti dovevano avere una funzione di qualche genere: Altford ipotizza che fossero cristalli risuonanti a diverse frequenze, che dovevano essere impiegati per un qualche sistema di comunicazione |