Ushabti Sacerdote Sem

Questo ushabti proviene da una recente asta Pandolfini.
Riporto la descrizione: USHABTI DI HORI EGITTO; XIX DINASTIA, 1321 - 1207 a.C.

Materia e tecnica: faiance bianca. Ushabti in faiance bianca con decorazione resa in vernice bruna, ascrivibile al personeggio Hori, sacerdote “sem” e grande capo degli artigiani (cioè sacerdote di Ptah, protettore degli artigiani e degli architetti). Consiste in una figura mummiforme stilizzata, in visione frontale, con parrucca e treccia della giovinezza su un lato. Le braccia sono incrociate sul petto a sostenere una zappa in ogni mano. In nero sono resi oltre a questi elementi anche i lineamenti del volto, la collana pettorale ed il testo geroglifico che corre in una colonna verticale. Stato di conservazione: buono Dimensione: altezza 13,9 cm. Datazione: 1321 - 1207 a.C. Provenienza: Asta Pandolfini del 9 maggio 2007. Collezione privata.
Per il testo geroglifico ho fortissime difficoltà: forse il secondo rigo traslitterato è s-m; non riesco ha leggere HORI nè la parola "sacerdote".
Comunque a parte il testo mi sembra interessante la identificazione del defunto con la figura del sacerdote funerario "sem" (credo che abbia contribuito il tipo di capigliatura).
Mi farebbe piacere approfondire l'argomento


imgur.com/a/Gq1Cirw

Bentornato.

Prima una premessa. Le figurine ushabti sono molto piccole e il testo trova molta difficoltà ad essere rappresentato in modo ben visibile e al completo. Per completo intendo non in forma abbreviata. Il dubbio è il primo segno tondeggiante, io l’ho interpretato come pt (viso di profilo).

Visto il tuo interesse per le aste, non è che lo fai come mestiere ? niente di male ovviamente, ma visto che ti esprimo il mio punto di vista sugli oggetti, vorrei saperne un pochino di più.

Nella foto le indicazioni sulle parole

Rispondo ben volentieri alla domanda.
Come appassionato di storia antica e di archeologia (classica e antico egitto) da molti anni seguo le aste e sono arrivato ad acquisire una buona collezione di reperti archeologici e un ampia raccolta di monete antiche.
Non è solo il possesso del reperto antico che mi interessa, quanto cercare di rispondere alle domande che l'oggetto suscita (il materiale, la tecnica realizzativa, la datazione, l'utilizzo, ecc.).
Nel caso di reperti dell'antico egitto c'è anche il problema di cercare di interpretare la scrittura geroglifica, problema molto arduo e per me spesso insormontabile.
Posso continuare a richiedere il tuo aiuto?
Ne sarei molto soddisfatto

" Posso continuare a richiedere il tuo aiuto ? "
Certamente.

Ricorda però che non sono un accademico. Tutto ciò che so è dovuto a lettura e informazione da autodidatta.

Non prendere per oro colato ciò che scrivo, posso sbagliare.

...Nec.

nectanebo, 24/02/2022 22:40:

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Bentornato.

Prima una premessa. Le figurine ushabti sono molto piccole e il testo trova molta difficoltà ad essere rappresentato in modo ben visibile e al completo. Per completo intendo non in forma abbreviata. Il dubbio è il primo segno tondeggiante, io l’ho interpretato come pt (viso di profilo).

Visto il tuo interesse per le aste, non è che lo fai come mestiere ? niente di male ovviamente, ma visto che ti esprimo il mio punto di vista sugli oggetti, vorrei saperne un pochino di più.

Nella foto le indicazioni sulle parole

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Ferma restando la tua traduzione, che è per me oro colato, mi colpisce il fatto che l'ushabti possa rappresentare un prete "sem". La treccia dell'infanzia ci sta, poiché il prete sem era, o rappresentava, l'erede del defunto e perciò la treccia dell'infanzia lo caratterizza come giovane, ma perché non è stata rappresentata, neppure schematicamente, la pelle di leopardo che normalmente vestiva e veniva associata alla cerimonia di apertura della bocca?