...periodi precedenti all'Età del Bronzo
...proseguendo nella disamina dei periodi precedenti all'Età del Bronzo è ora il momento del
"Protopalaziale minoico, corrispondente al Medio Rengo e Secondo Periodo Intermedio (2200-1700 a.C.)"
In questo periodo aumentano, come intuibile, le prove di contatti tra le due Civiltà anche se molti dei manufatti, pur essendo di chiaro influsso egizio, sono ancora prodotti localmente a Creta.
Interessante, ad esempio, una sfinge di terracotta, rinvenuta nel Quartier Mu di Mallia, che presenta caratteri di entrambe le civiltà: testa e coda di chiara derivazione osiriaca, ma testa altrettanto decisamente minoica. Interessante fu la scoperta nel 1971, in un complesso verosimilmente templare e da parte di una spedizione italiana, di un vaso in barbottina rappresentante un gatto; questo ha fatto ipotizzare che anche sull'isola esistesse un culto del gatto forse di derivazione proprio egizia così come in Egitto sarebbe esistito, proprio in questo periodo, un culto dell'
"Horus cretese" (Godart 1996).
Altrettanto interessante, ma particolarmente complicato da spiegare in poche righe
(nel testo occupa oltre 9 pagine), la
"trasformazione" [iconograficamente parlando, si intende] della Dea ippopotamo egizia
Taweret (ma anche Taurt, Tuat, Tausert, Thoueris) in una figura che, non conoscendo poi molto della religione isolana, è stata indicata come
"Genio Cretese" (Arthur Evans già riteneva che il Genio fosse un "prestito" egizio alla cultura minoica).
Basti dire, per capire quale sia la complessità di tale ragionamento, che si parla di almeno cinque differenti iconografie della Dea
(tra il 2000 ed il 1650 a.C.) egizia in base alle quali si analizzano le impronte di alcuni sigilli cretesi
(da Festos e Knossos) risalenti al Medio Minoico.
E come non giudicare interessante un frammento di statua del re User
(V Dinastia) che è l'unico collegamento
"Reale" di questo periodo a dimostrazione dell'assenza, ancora, di costanti collegamenti e di scambi diplomatici tra le due realtà.
Sull'altra sponda, in Egitto, siamo in pieno periodo
Hyksos ed il Paese è diviso in almeno tre aree su cui regnano differenti sovrani. Chiaro che gli unici che potevano avere pieno accesso al Mediterraneo, e quindi a Creta, erano proprio gli
Hyksos, ma la riunificazione a cura dei Principi tebani aprirà immediatamente anche a costoro le rotte tanto che nella tomba della regina
Ahotep (XVII Dinastia) vennero rinvenute le armi del figlio Ahmose
(l'iniziatore della guerra di liberazione dagli Hyksos) che presentano decorazioni che risentono di influssi egei.
PS: come per altri testi di questo forum, pregherei, se qualcuno è interessato a prendere spunto da quanto da me scritto, di citarne la fonte. Per quanto riguarda le immagini, invece, se ne aveste bisogno per vostre pubblicazioni o testi, sono disponibile a fornirvi i riferimenti da cui sono tratte.
Grazie