Merytaton62, 28/11/2011 11.44:
Per quanto riguarda l'ossessione per la morte, credo che questo evento si ponesse continuamente alla loro attenzione loro malgrado. Mi spiego meglio: nella nostra società la morte è generalmente collegata all'età avanzata o ad un evento traumatico (in ospedale un 70enne è considerato "giovane"!), quindi nella vita di tutti i giorni molti riescono a rimuoverla. Anticamente ciò non era possibile: la mortalità infantile era altissima, molte donne morivano di parto, non c'erano antibiotici per combattere le infezioni. Per non parlare delle guerre, pestilenze e quant'altro...logico che la gente ci pensasse.
A mio avviso, questa "ossessione" è assai spiccata anche nel nostro tempo. In un certo senso lo è ancora di più, mitigata apparentemente solo dal fatto che ci illudiamo di poterla se non sconfiggere, quanto meno rimandare grazie al progresso scientifico.
Ancor di più di quella della morte, oggi giorno abbiamo sviluppato l'ossessione per la vecchiaia... pensiamo a quanta gente (e non mi riferisco solo al mondo dello spettacolo) ricorre ad interventi chirurgici o estetici per nasconderne i segni. Un timore che invece gli Egizi non conoscevano, essenzialmente per le ragioni che hai già illustrato tu. A dirla tutta a quell'epoca vecchiaia era sininimo di saggezza e, proprio in quanto traguardo raggiungibile da pochi, fortemente auspicata.