00 10/01/2011 19:17
Rispondo ancora a questo tema. Ringrazio Kiya per aver preso lo spunto, ma forse avete frainteso. Il mio dubbio era proprio se dovviamo trattare la storia egizia solo come una successione di dinastie oppure no. Io condivido in pieno la prima pagina e mezza della Storia sociale..." Inoltre non metto in dubbio che Manetone in gran parte non ha inventato nulla, ci sono documenti egizi a voi tutti noti che lo confermano, fino alla lista di Abido. Il fatto è:1) i testi ufficiali sono specchio del potere quindi non è detto che siano attendibili. 2) Finora si sono sempre usati i reperti archelogici per trovare nuovi testi, nomi ecc. e confermare così o confutare i dati delle liste. Una griglia simile è utile pure alla classificazione dei reperti, ma è sufficiente? Fosse per me per una comprensione della civiltà egizia le grandi suddivisioni in regni e periodi intermedi sono già più che sufficienti. Poi altra questione: non sarebbe meglio analizzare i reperti parallemente anche semplicemente confrontandoli tra loro? Sembrerà strano, ma per certe categorie di reperti, come i sarcofagi, non esiste un corpus. Invece di discutere sul re tal dei tali, bisognerebbe raccogliere tutti i reperti sparsi in giro, fotografarli ecc., insomma fare come i corpora dei vasi antichi o degli specchi etruschi, opere che nell'archeologia classica esistono dall'ottocento. Altra questione, ci sono un sacco di sarcofagi datati dalla XXII alla XXV dinastia (quelli della XXI sono stati studiati meglio e si distinguono), ma cavoli, saranno pure dinastie in parte sovrapposte, ma sono poi 2 secoli. Un po' più di precisione. E' come parlare dell'Europa del '700 ed dell''800, due cose diverse. Il problema è forse questo, si tende ad appiattire un po' tutto. infine c'è il problema di collegare effettivamente le famiglie. Cioè se si fanno accanto ad analisi stilistiche, studi prosopografici, gli omonimi fioccano e visto che gli egizi si limitano ad indicare i nomi solo dei genitori, a volte addirittura solo il padre, i collegamenti tra chi effettivamente poteva essere imparentato diventa complicato. e del resto spesso anche dire il contrario potrebbe essere sbagliato. Quanto si estendono gli alberi genealogici nel tempo! Siamo fortunati ad avere gli archivi parrochiali con cui da noi si può risalire fino al medioevo.Infine per quanto un testo ufficiale parli di legittimità, non è sempre così. Il Giappone insegna: la dinastia imperiale proclama di essere ininterotta da 1500 anni, ma in realtà si è più volte imparentata con altre famiglie, subendo la tutela, per esempio dei Fujiwara e il potere effettivo in molti periodi è stato nelle mani degli shogun. Per riacquistare autorità a fine '800 ha dovuto ancorarsi ai miti e imporre lo scintoismo come religione di stato (una specie di riforma amarniana insomma).