00 25/05/2021 17:48
Caro Alessandro, prima di tutto piacere di conoscerti.

Sono assolutamente della tua opinione, su due piedi tutti potremmo dire che il nuovo regno sia l'apice della civiltà egizia, complice anche il fatto che i pochi film sull'antico Egitto sono tutti ambientati in quel periodo. 

Secondo me invece il Medio Regno (probabilmente il meno conosciuto fra gli appassionati) è un periodo estremamente stimolante, in questo periodo il vecchio modello sociale entra in crisi, i nomarchi devono essere "rimessi in riga" ed il loro potere decresce fino a sparire. Contemporaneamente si cerca una nuova classe dirigente che deve venire, inevitabilmente dal popolo: la "Satira dei mestieri" (o Insegnamento di Kheti) loda il lavoro dello scriba guarda caso in un periodo dove occorrono nuovi funzionari statali. Comtemporaneamente si viene a formare un "ceto medio" di artigiani, mercanti ecc. che acquisice progressivamente benessere economico e stabilità sociale.

Sempre in questo periodo la figura del Faraone evolve, il Re diventa meno "dio" e più un "uomo fra gli uomini": la faccia "accrucciata" di Sesostri III probabilemnte esprimeva (anche) il peso e le responsabilità del potere, nell' "insegnamento di Amenemhat I al figlio" il re, assassinato, disegna la figura del regnante come un uomo solo, impossibilitato a fidarsi del prossimo, nella "storia di Sinuhe" il protagonista torna in Egitto (perchè nessun egiziano vorebbe morire in esilio) ed il re perdona la sua fuga, lo accoglie lo celebra e gli costruisce una "piramide in pietra" (un'anticipazione della storia del "figliuol prodigo"?); pensiamo che i Re della quarta dinastia sarebbero stati ugualmente magnanimi?
Nell' "Oasita eloquente" (in realtà antecedente, risale al primo periodo intermedio) il messaggio è abbastanza chiaro: anche un contadino può essere colto ed eloquente e la giustizia è uguale per tutti, il contadino infatti alla fine vince, in tribunale, sul ricco nobile. 

La "democratizzazione" del periodo coinvolge anche l'aspetto religioso questo è dimostrato da:
- la possibilità di scrivere testi religiosi nelle tombe private (i testi dei sarcofagi)
- i nomi dei borghesi iniziano ad usare ideogrammi di divinità, un tempo riservati solo al Faraone.

In questo periodo infine si pongono le basi per la futura storia d'Egitto (e dunque anche del Nuovo Regno che, dopo il dominio Hyksos, si rifà proprio allo splendore del periodo dei Sesostri-Amenemhat) con la definitiva codificazione della titolatura regale a cinque nomi (la prima risale a Mentuhotep II), inizia il culto di Amon (che poi esploderà nel NR), si rafforza il culto di Osiride come principale divinità funeraria, si pongono le basi per un espansione "coloniale" con la costruzione dei fortezze ai confini (in molti casi purtroppo perdute... tante grazie presidente Nasser!). 
La lingua del medio regno verrà assunta come lingua liturgica, durante i periodi successivi si assisterà ad una evoluzione verso il neo-egiziano e la lingua tolemaica (o demotica) ma la lingua del medio regno rimarrà a compilare i testi delle pareti dei templi (come noi in epoca moderna abbiamo utilizzato il latino per le messe o le lapidi nelle chiese).

Sono stato un po' prolisso ma questo argomento mi appassiona tantissimo.

A chi vuole approfondire consiglio:
"Sesostris" di F. Cimmino ed. Rusconi
"Amenemhat I e Senusert I" di E, moschetti e M Tosi ed. Ananke

A presto
Hor
[Modificato da Horemhat 25/05/2021 17:51]