00 13/07/2010 20:38
Alcune perplessità, se mi è concesso...
Prima di tutto, devo sottolineare che fatico a ritenere eclatante quanto affermato nell'articolo, per una ragione che oserei definire sostanziale:

siamo già in possesso di tavolette provenienti da quella zona. Le stesse fanno parte dell'archivio di Tavolette Amarniane, che consta di 380 pezzi circa, rinvenuto alla fine del 1800. Quindi non mi pare che debba sorprendere il fatto che, presumibilmente, ci si trovi al cospetto di un frammento originariamente vergato in quell'area. Di Abdi-Heba, nello specifico, sono giunte fino a noi, non una, bensì 9 lettere o frammenti, comunque molto più esaurienti di quello trattato qui. Le stesse sono catalogate con le seguenti sigle: LA 25, 27, dalla 36 alla 41 comprese e sono tra quelle indicate come "Lettere dei Piccoli Re".

Ed ora veniamo ai dubbi ..."tecnici":

Quali sono gli elementi in base ai quali si afferma che il frammento provenga effettivamente dalla Corrispondenza Amarniana? Il reperto è stato datato? Analizzato? I riscontri hanno evidenziato corrispondenze con altri frammenti? Non scordiamo che una delle più grandi difficoltà che ci troviamo a dover considerare, al cospetto delle Lettere di Amarna, è proprio l'assenza di elementi in grado di stabilirne la datazione. Mancano date, spesso mancano nomi. Il frammento ritrovato a Gerusalemme non consente nemmeno di poterne dedurre in parte i contenuti.... come è possibile affermare di cosa si tratti?


Un riscontro più o meno immediato da fare ci sarebbe... occorrerebbe procedere con il confronto tra le tavolette ritrovate ad Amarna, spesso copie delle originali vergate negli stati Vassalli. Questo potrebbe rivelare l'esistenza di una copia che ricalca questo originale. Ma è pur vero che il contenuto è troppo esiguo per ottenere la dovuta soddisfazione....

[Modificato da -Kiya- 13/07/2010 20:41]