00 16/02/2010 16:45
Parlando di influenze, non mi riferivo soltanto al periodo immediatamente precedente, ovvero al regno di Amenhotep III, padre del nostro. Onestamente non possiamo nemmeno affermare con assoluta certezza che la madre, di cui porti il nome, abbia avuto particolari influenze in quella direzione. Non esistono prove consolidate a riguardo. Personalmente non mi affido alla teoria delle influenze di provenienza straniera, con particolare riferimento al culto solare. Motivazioni che hanno condotto alla rivoluzionaria presa di posizione di Akhenaton se ne trovano a iosa, entro i confini del Regno.

Io estenderei l'epoca di influenza, fino a retrodatarla ai tempi di Thutmosi IV e le ragioni di questa mia convinzione le ho spiegate nel dettaglio qui:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8833766

La tendenza è proprio quella di far coincidere il regno di Horemheb con la conclusione dell'Epoca Amarniana, tendenza che, come ho anticipato, non abbraccio in modo totalitario.
Secondo quanto in nostro possesso, Horemheb partecipò attivamente alla rivoluzione di Akhenaton. Se poi lo fece con reale convinzione o per mero opportunismo non ci è dato sapere.
Se volessimo affidarci ai riscontri in nostro possesso (basta solo soffermarsi sulle rappresentazioni che decorano le sue tombe) sarebbe più accettabile ritenere Sethi I e quindi i Ramessidi quali sostenitori effettivi e fautori del "ritorno al passato".
In tal caso, ecco spiegate le ragioni per cui Horemheb è ritenuto un sovrano della XVIII dinastia, a cui, se così fosse, apparterrebbe a pieno titolo.
L'errore commesso è quindi, a mio parere, quello di identificarlo come "punto di rottura", poichè così non fu. Opterei piuttosto per considerare una sorta di "volta faccia" di questo Sovrano, operato in nome della gloria e del potere, presumibilmente. Un cambiamento radicale della sua posizione, responsabile delle non poche contraddizioni a cui è soggetto, in ambito Accademico.
[Modificato da -Kiya- 16/02/2010 17:37]