00 13/10/2009 13:37
Il Network Arabo per i Diritti Umani di informazione (ANHRI) condanna la repressione perpetrata da Zahi Hawass, il capo del Consiglio supremo delle Antichità, contro il ricercatore Ahmed Saleh, "colpevole" di aver presentato teorie scientifiche che differiscono dalle sue.
Saleh è ora impegnato a difendere se stesso contro la campagna lanciata a suo sfavore da Hawass. L'ANHRI ha però deciso di adottare il caso di Saleh e di sostenerlo contro questa ingiustizia.

Saleh ha ritenuto di dover agire a seguito di alcune indagini mosse a suo carico e dopo aver appreso dai giornali dichiarazioni rilasciate da Hawass che minavano la sua professionalità, mettendolo in ridicolo.
In precedenza si era scontrato con alcune prese di posizione di Hawass e aveva proposto di adottare un approccio diverso nei riguardi di alcune antichità egizie, in particolar modo riguardo alla mummia di Tutankhamon.
Saleh, titolare di un Master in antichità Egizie, è da ritenersi una voce autorevole in fatto di mummificazione, in quanto specializzato proprio in questa branca. Ciononostante, in base alle sue dichiarazioni, Hawass avrebbe dato inizio a una campagna mediatica contro di lui, oltre che aver attivato ben 42 indagini a suo carico, trasformando la sua esistenza in un vero e proprio incubo.
L'atteggiamento di Hawass sarebbe dettato dall'incapacità di accettare che un suo sottoposto possa essere riconosciuto più esperto di lui, seppur le teorie proposte da Saleh si siano dimostrate, in più di un'occasione, corrette e sicuramente vantagiose per le Antichità Egizie

Hamdy Al Assiouty, un consigliere legale dell' ANHRI, ha dichiarato: "Siamo di fronte ad un caso unico, non un semplice caso di gelosia professionale sviluppatosi da un Capo nei confronti di un suo sottoposto, qui si tratta di inibizione di pareri scientifici e della libertà di ricerca nello stesso campo, con la volontà di prediligere un aspetto di parte della storia Egizia".
Da qui la decisione di prendersi carico del caso di Saleh e di subentrare in sua difesa.
Il ricercatore è, peraltro, Direttore delle Antichità Egizie per l'area di Mit Rahina, nonchè, come anticipato, titolare di un Master ottenuto presso la Manchester University. Saleh è ritenuto uno dei rari e affidabili esperti in materia, le cui opinioni sono meritevoli di ogni rispetto, in quanto rivolte a una nobile causa, ossia la salvaguardia del Patrimonio archeologico Egiziano.
Allo stato attuale Saleh è stato privato del diritto a qualsiasi promozione, gli sono state imposte ingenti trattenute salariali e gli è stato vietato di prendere parte a mostre internazionali di antichità.
Sono queste le ragioni che lo hanno indotto ad agire nei confronti dello SCA, le stesse ragioni che hanno motivato l'AHNRI ad intervenire in suo sostegno.