00 04/09/2009 20:06
Re: Re: Re:
MassimoIzzo, 03/09/2009 19.36:




La questione non è di interpretazione ma di una deliberata invenzione: la Bibbia, con la sua cronologia interna, piazza bellamente l'Esodo ad un tempo orientativamente corrispondente al Nuovo Regno-Ramessidi. Ovvero cerca di creare una storia "fondante" molto più antica di quella reale dove il popolo ebraico
è oppresso da un tiranno. Ma è una storia risultata falsa. Ma perchè la Bibbia inventa questa storia?

Si dà il caso che nel famoso esilio in Babilonia del V° sec. il popolo ebraico si trovasse esattamente in quella condizione: ostaggio di un "tiranno" che aveva distrutto Gerusalemme, Nabuccodonosor, e con la "Missione" di ritornare nelle loro terre espropriate del Regno montano di Giuda. E possibilmente di allargare il territorio di Giuda ai danni del ricco Regno pagano di Israele distrutto e azzerato dagli Assiri. Cosa che non gli riuscì mai.

Quindi un esilio reale e sofferto, quello di Babilonia del V° sec., viene messo nella Bibbia, composta in gran parte proprio in esilio a Babilonia, in relazione ad un esilio mitico precedente ricordando che la cattiva condotta verso il Dio unico aveva già punito il popolo ebraico.
Popolo che però era ricaduto nello stesso errore sollevando la stessa punizione. E' la nascita del senso di colpa, un elemento presente ossessivamente nella Bibbia.






Quello che voglio rimarcare è che non si può fissare un orizzonte temporale in una "storia" con
rifementi temporali simbolici. Tutto qui. Nel Pentateuco ci han messo mani in molti ed in edpoche
diverse-

[Modificato da pizia. 06/09/2009 19:27]