00 03/09/2009 16:17

Quella forma evidenzia che il pittogramma nasce come un pezzo di nastro legato ad occhiello tramite quello che credo sia un pezzetto di legno trasversale e con le estremità svolazzanti.



L'ipotesi che l'ankh traesse origine da un laccio di sandalo mi è sempre stata stretta, proprio in virtù del fatto che non suggerisce alcun rimando al concetto di vita (quanto meno, non un rimando esplicito).
La possibilità che Gardiner avesse ragione, a mio avviso, si riduce ancor di più se teniamo conto dell'antichità del segno.
I sandali, come qualsiasi altra cosa, furono soggetti ad evoluzione. Apparvero relativamente presto, come testimonia la tavoletta di Narmer, in cui è possibile apprezzare, dietro la figura del Re, quella del suo portatore di "reali calzature". Osservando bene questo dettaglio, si può verificare che questi presentano un'ampia fascia orizzontale, che copriva il collo del piede. La loro osservazione non mi suggerisce alcuna attinenza con l'ankh. Per poter individuare dei sandali con legacci "simili" a quelli che potrebbero formare un ankh, bisognerà attendere fino al Nuovo Regno. Toppo tarda come fonte di ispirazione del segno...

Forse non bisogna cercare nello specifico, ma rimanere in un contesto più generale, come suggerisce Massimo.
La rappresentazione di una corda, più genericamente? potrebbe essere, quanto meno la considero un'ipotesi ampiamente più accettabile. Per qualche ragione, questo elemento ritorna più volte nei geroglifici egizi, in varie fogge e con significati rilevanti. Pensiamo al segno V7, con valore fonetico sn, che ricorda molto da vicino l'ankh, pensiamo a V12 che identificava un "legame" o, ancor di più, al Cartiglio Reale. Non è questo, forse, una corda annodata, per protezione, intorno al nome del Re?



[in allegato dettaglio del portatore di sandali, tratto dalla Tavoletta di Narmer]