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L'antica Djerty (attualmente Tod), si trova a circa 20 Km a sud di Luxor, sulla riva Est del Nilo.
In epoca greco-romana fu nota come Thuphium, ma il sito, purtroppo assai poco tenuto in considerazione oggi, andrebbe rivalutato, in nome delle pittoresche rovine di un grande Tempio consacrato a Montu, nel quale si trovano testimonianze databili alla V dinastia, al Medio Regno e che fu ampiamente rimaneggiato dal Nuovo Regno al periodo romano.

Montu era il dio della città di Ermonti, adorato nel distretto Tebano, prima di essere spodestato da Amon, ovvero fino alla XII dinastia. Restò, tuttavia, quale patrono delle fortezze tebane Medamud e Djerty. Era infatti un dio guerriero, rappresentato con corpo umano e testa di falco; solo successivamente, nella Bassa Epoca, prese gli attributi del toro a lui consacrato, Bukhis (Bh).
Originariamente, Montu era considerato divinità appartenente al ciclo solare e infatti fu successivamente assimilato a Ra e adorato col nome di Montu-Ra, ieracocefalo e col capo sormontato dal disco solare e due alte piume.
Fu scelto, come dio supremo, durante il Primo Periodo Intermedio dai Principi Tebani, i quali gli attribuirono la vittoria grazie alla quale, intorno al 2600 a.C. , fu possibile riunificare l'Egitto.

Chi desiderasse visitarlo, deve premunirsi di biglietto a Luxor e vi si può recare senza necessità di scorta. Per raggiungerlo si può imboccare la Assuan Road. Nel caso, bisogna mettere in conto l'attraversamento di un posto di blocco, il quale potrebbe far scaturire qualche problema... E', tuttavia, possibile evitarlo, seguendo un percorso parallelo, sulla riva ovest del Nilo (ricordatevi di informare il taxista della preferenza, qualora doveste decidere di avvalervi del servizio). Saranno visibili indicazioni per raggiungere il Tempio, dopo circa 20 Km dal luogo di partenza (Luxor), che ne agevoleranno il raggiungimento.
All'arrivo sarà sufficiente mostrare il biglietto, precedentemente acquistato (attualmente pari a 20 LE), per avere accesso al Tempio.

Le guide turistiche, classificano il Tempio come appartenente all'epoca Tolemaica e, in effetti, in larga parte, è ormai così. Tuttavia sussistono ancora resti databili alla V dinastia, appartenenti a Userkaf.




Parte pressocchè interamente ricostruita durante il Medio Regno e fortemente ampliata durante il Nuovo. Vi si trovano reperti risalenti a Mentuhotep I e III, Sesostri I e quindi, per la parte relativa al Nuovo Regno, Thutmosi III, Amenhotep II, Sethi I, Amenmesse, Ramesse II e IV.








Tra le macerie appartenenti alla XII dinastia, fu inoltre rinvenuto il cosiddetto "tesoro di Amenemhat II, successore di Sesostri I, che consisteva in monili d'oro e d'argento, oltre che in metalli lavorati con pregio, il tutto conservato in quattro cassette di rame. Con ogni probabilità si tratta di doni provenienti dalla Mesopotamia. Oggi è esposto al Cairo Museum e al Louvre.
Lateralmente sorgeva una cappella, o un chiosco, riportate rilievi risalenti all'epoca di Seti I e Ramesse II e i resti di quella che pare essere una rampa che conduce verso il Nilo.







In epoca Tolemaica, Tolomeo VII Evergete II fece aggiungere al precedente monumento voluto da Sesostri I un altro piccolo tempio e un lago sacro. Su questo tempio, successivamente i copti edificarono una chiesa e lo utilizzarono, in parte, come abitazioni.
Poco fuori dalla precinta sono stati rinvenuti dei bagni romani.
Si sono conservati comunque una intera parete e quattro colonne a mezza altezza del pronao romano, inoltre, parti di una seconda sala e di una cappella consacrata alla dea tebana Tenenet, con annessa la tesoriera.

Ad oggi, purtroppo, non resta granchè, ma quel poco ha il pregio di risultare molto ben conservato, nonostante gli evidenti danni causati dalle acque del Nilo.