00 25/01/2011 22:18
Re:
Hatshepsut76, 24/01/2011 9.30:

Buongiorno Claudio, buongiorno Kiya! [SM=g999103]

Claudio, ho letto anch'io il libro da te citato, ormai qualche anno fa... Grazie per le informazioni, apena posso andrò anche io ad approfondire!
In merito di ringraziamenti, tutt'al più dovrei essere io a ringraziare te, per aver rispolverato questa discussione...




Ciao Hatshepsut, quel libro è molto bello, poichè ci restituisce l'essenza di una figura eccelsa quale fu Ptahhotep, Tyaty di Jedkare Isesi. Era davvero un uomo di alto profilo. Se andrai a rispolverare a pag. 95 vedrai che nelle note si traduce "ta" con "brucia", poi come già detto non so come generalmente si scriva in geroglifici, ma è noto a tutti che in geroglifico, non c'era sempre un unico modo per scrivere una parola o una frase, ma più di uno. La mia è solo una supposizione sia chiaro, ma mi sembra quasi che Senenmut volesse alludere a qualcosa di "osservato" a qualcosa di nuovo che si era manifestato nel cielo... forse quelle tre gocce concentriche magari vogliono solo indicare una stella, che gli osservatori videro, in quel tempo , magari per un periodo di mesi o di anni, e magari oggi ad occhio nudo non si vede più. (Nell'universo sono cose possibilissime, supernove esplose etc...) Certo tutte ipotesi che avrebbero bisono di prove più certe, ma chissà mai che l'egitto ci riservi ancora nuove scoperte e sorprese!? Alla prossima, buona serata, Claudio.