00 28/02/2016 18:43
Interessante, ma ancora una volta faccio l'avvocato del diavolo e credo che determinate notizie siano sempre più attrattive a patto che coinvolgano fatti visti con l'occhio moderno e senza "tornare indietro" e cercare di collocare i fatti nel loro tempo.
Continuo a dire che non ho nulla contro l'omosessualità [che sono sicuro esistesse all'ombra delle piramidi] e quindi i miei interventi sono solo di carattere esclusivamente analitico/storico sui documenti che vengono di volta in volta presentati.

E passiamo perciò ai due "Supervisori dei cosmetici di palazzo" come sarebbe più giusto tradurre il testo che non "manicurista"; sappiamo benissimo che gli egizi facevano largo uso di cosmetici e re e regine erano certo all'apice di tale uso che aveva, come abbiamo scritto in altri post, valenza non solo cosmetica, ma anche medica e protettiva degli occhi vista la forte luminosità del deserto.
E' necessario rammentare che addirittura uno dei monumenti più importanti della storia egizia, la "paletta di Narmer", è una tavoletta cosmetica ingrandita?

Secondo me si è cercato di adattare uno stereotipo moderno (parrucchiere, stilista normalmente sono oggi associati, e caricaturalmente esasperati, e rappresentati come effeminati) ad un fatto antico: due "manicuristi" vicini? che si sfiorano il naso? ...ma è chiaro, non possono che essere omosessuali!
Avevano mogli, figli (come testimoniato nella tomba), che c'entra, dovevano salvare le apparenze no?

Ma salvo fattori ipotizzati, niente altro lascierebbe intendere che questa sia la giusta interpetazione.
Viene fatto notare che in uno dei dipinti parietali Khnumhotep aspira il profumo da un fiore di loto, e che questo è una rappresentazione rara nell'Antico Regno (se ne conoscono solo altre 3 nello stesso periodo), ma non dimentichiamo che era un supervisore ai cosmetici ed era quindi più che naturale che dovesse studiare essenze profumate per svolgere il suo lavoro (lo "Chanel n.ro 5" non era ancora stato inventato, non si comprava a caro prezzo in profumeria e Marilyn non andava ancora a letto vestita con sole due gocce di tale profumo).

Viene anche rammentato il rapporto omosessuale tra Seth ed Horus, ma non dimentichiamo che quello era un'azione violenta durante un combattimento e che, nell'antichità, in grecia, o in persia, o nell'antica roma, o anche tra i "barbari" non era inusuale che il nemico vinto subisse tale umiliazione proprio per degradarlo a femmina e evirarlo sia pure solo moralmente -quando non fisicamente-.

Si fa riferimento alla statua di Akhenaton e Smenkhara, ma anche in questo caso si sottolinea come l'androginia dei due personaggi non consenta di affermare inequivocabilmente che siano due uomini (e se Smenkhara fosse = Nefertiti come abbiamo detto più volte?).

Si parla di una rappresentaizone di un rapporto "da retro" tra due personaggi, ma se si tratta del semplice disegno, totalmente asessuato, trovato nei pressi del tempio di Hatshepsut sappiamo che si tratta molto verosimilmente di una caricatura di Senmut e della Regina.

No, neanche stavolta mi sono convinto che si tratti della rappresentazione ufficiale di un rapporto omosessuale.. e se veramente si trattasse della tomba di due fratelli gemelli?
...e, del resto, alla stessa conclusione mi pare giunga il testo linkato.


[Modificato da Hotepibre 28/02/2016 18:52]