00 04/10/2019 17:43
La traduzione comincia col botto e le difficoltà non sono poche: faccio una ipotesi, ditemi che ne pensate.

Scoglio #1 i segno dopo i cartigli:

Come preannunciato il gruppo D21:X1:D36 è uno scoglio. La sequenza così concepita non dà risultati, sembra non esistere nulla di plausibile, occorre quindi trovare un'altra interpretazione; l’unica cosa che mi è venuta in mente (e credo anche a Nec a giudicare dal post precedente) è che per motivi “estetici” l’artigiano possa aver invertito D36 con X1, la sequenza potrebbe dunque essere rd.t voce del verbo rdj (con D36 al posto del più “consono” D37 -alternativa peraltro molto utilizzata-).



A questo punto la domanda è: Ammesso di avere azzeccato il verbo, come lo traduciamo? Ho pensato due alternative possibili:

  • Opzione 1: infinito. L’artigiano considera la frase come una didascalia ma a scopo onorifico antepone i titoli del Sovrano e qundi “dare (questo) da parte del Re (+ titoli)”. La frase doveva cominciare con la preposizione jn che è stata omessa. Nel complesso mi sembra una soluzione molto contorta.
  • Opzione 2: participio. Ho pensato ad una alternativa che mi piace di più: rd.t è un participio passivo perfettivo coniugato al femminile che si riferisce al "soggetto Ø" (per la coniugazione al femminile vedi Grandet Matieu p. 456 Lez. 41.3.a). Da qui la traduzione: “ciò è stato dato come favore del Re”. L’anteposizione onorifica fa cominciare la frase con i titoli del Sovrano.


Scoglietto #2: F20 vs I10
Il simbolo è in effetti un F20, traducibile come imy-r(3) “sovrintendente\direttore” lett. “che è nella bocca” o, meglio “che è nella voce” ovvero che comanda e dunque può parlare e dare ordini. Ma siccome nella bocca c’è… la lingua ecco che il termine viene sostituito dalla lingua del Bue… (gli scribi sono burloni!)



Scoglio #3 ho evidenziato in rosso un N35 che mi torna poco, su quello aspetto suggerimenti.





La frase nel complesso diventerebbe: “Il re (+ titoli) ha dato (ciò) come favore al sovrintendente della casa di Ra,il Re di Tebe”.

Aspetto le vostre impressioni!
Ciao
Hor