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Forse dietro ai muri nella toba di Tutankhamon ci sarà qualche cosa, ma non capisco perchè dovrebbe esserci Nefertiti.
Akhenaton lasciò scolpito sulla stele di confine: “Sia fatta una tomba per me sulla montagna orientale [di Akhetaten]. Lascia che la mia sepoltura sia fatta in essa, nel milioni di giubilei che l'Aten, mio padre, ha decretato per me. Lascia che la sepoltura sia per la Grande Moglie del Re Nefertiti si farà in esso, nei milioni di anni [che l'Aten, mio padre, decretò per lei. Lascia che la sepoltura di] la figlia del re, Meritaten, [essere fatto] in esso, in questi milioni di anni.”
Per quanto riguarda le mummie di Akhenaton e Nefertiti sarebbero quindi rimaste nella Tomba Reale come disposto dalla sua volontà.
Non possiamo che riferirci a quanto ritrovato dagli studiosi a cominciare dai primi visitatori europei della Tomba Reale. Da Wallis Budge nel 1887-8 e Alexandre Barsanti nel 1891 e il 1892 fino agli anni 1980, quando Geoffrey Martin guidò una spedizione nella zona pubblicandone i risultati in “.'The Royal Tomb at El-Amarna', I-II (Londra, 1974, 1989)
La parte principale del volume è costituito del catalogo degli oggetti che sono stati certamente trovati nella tomba e in alcuni casi nella sua vicinanza, in tutto un insieme di 483 oggetti. Tra essi vi sono: i frammenti dei sarcofagi di Akhenaton e Nefertiti con i loro coperchi, frantumati in numerosi piccoli frammenti e la cassetta dei canopi.
È quasi certo è che i loro corpi non lasciarono Amarna. I resti di una mummia bruciata, trovata fuori della tomba reale nel 1880, associata ai gioielli della cache (compreso un piccolo anello d'oro con il cartiglio di Nefertiti) e alcuni resti umani ne sarebbero la conferma. Sono 215 gli ushabti, dei quali 11 sono di provenienza sconosciuta, compreso uno con il cartiglio di Nefertiti e ostraca.
Un particolare interessante: Nel 1982, nelle acque della località turca di Uluburun, venne scoperto il relitto di una nave da carico datata al Tardo Bronzo, tra il materiale recuperato uno scarabeo d’oro con il sigillo di Nefertiti (Museo di Uluburun, Turchia). Impossibile non pensare che tale prezioso oggetto non fosse tra gli amuleti della sua mummia e che la sua presenza in una località così lontana sia dovuto alla spogliazione e distruzione della tomba reale.