00 11/12/2013 09:52
Intanto i complimenti a Nectanebo per l'idea. Se volete una visione più ampia della KV62, potete visitare la voce KV62 su WP Italia (che ho contribuito "pesantemente" a scrivere ormai oltre 8 anni fa e che, da allora, è "in vetrina", ovvero considerata tra le migliori di Wikipedia).

Qui mi limiterò ad aggiungere alcuni particolari:

La prematura morte di Tutankhamon, costrinse la Corte al reperimento in tempi molto ristretti del luogo di sepoltura. Si ritiene che la tomba destinata al giovane Re fosse, in realtà, quella oggi contrassegnata dalla sigla WV23 (West Valley 23) occupata poi dal successore di Tutankhamon, Ay, e che, di fatto, la KV62, che ospiterà il Re fino al 1922 (anno della scoperta da parte di Howard Carter) fosse stata predisposta proprio per quest’ultimo.

La fretta nella preparazione della sepoltura si nota non solo nelle pareti scavate nella roccia e solo sommariamente sgrossate e “regolarizzate”, ma anche nelle dimensioni della tomba (meno di 20 m. nella sua dimensione maggiore e circa 100 mq. complessivi) e nell’errato montaggio di alcune delle parti degli “scrigni” contenenti il sarcofago del Re.

A ciò si aggiunga che la sola stanza con decorazioni pittoriche è la Camera del Sarcofago (o Camera Sepolcrale) i cui dipinti, abbastanza convenzionali e semplici, eseguiti su uno strato di fondo di colore giallo, giustificano l’antico nome rituale di “Casa d’Oro”.

La decorazione, che non è di molto dissimile da quella della tomba WV23 di Ay, occupa tutte e quattro le pareti con le scene orientate verso la parete ovest. I dipinti sono rovinati dalla presenza di piccoli funghi le cui spore furono probabilmente introdotte con l’intonaco o con le sostanze pittoriche alimentate, almeno in parte, dall’umidità interna essudata dall’intonaco stesso quando la camera venne chiusa.

Parete SUD

Quanto ai "danneggiamenti" della camera funebre, considerate che la parete sud (ovviamente in opera muraria) era quella in cui si apriva la porta che dava accesso alla Camera Sepolcrale ed è perciò quella che ha subìto i danni maggiori conseguenti alle opere di smantellamento necessarie per far passare, in fase di svuotamento della tomba, le parti componenti gli scrigni in legno dorato che occupavano quasi per intero la Camera ed i sarcofagi.

Per comprendere pienamente le motivazioni che spinsero Carter a causare tali danni, non bisogna dimenticare che tra le pareti della tomba e quelle dello scrigno più esterno (come potete ben vedere nell'assonometria sopra proposta da Nec) c'era un "corridoio" di circa 30 cm.; considerate pure che gli stessi artigiani che dipinsero quella parete (o che quanto meno la ultimarono) dovettero farlo solo a funerale terminato, quando cioè avevano a disposizione proprio quei pochi centimetri di spazio per muoversi.

Tale decorazione, infatti, appare non solo di minor qualità rispetto alle altre, ma addirittura di "mano" diversa tanto che le proporzioni delle figure, su questa parete, non sono basate sul canone amarniano di 20 quadrati, bensì sulla più tradizionale griglia compositiva di 18 quadrati.

La decorazione è, in qualche modo, parallela a quella della parete nord, mostra infatti il re, che veste il copricapo Khat, accolto nel regno dei morti da Hathor, Signora dell’Occidente.
Alle spalle del re stanno il Dio della Necropoli tebana, Anubi, dalla testa canina. Accanto, identificata dai geroglifici sulla sua testa, si trovava la Dea Iside la cui immagine è quella maggiormente danneggiata dalla demolizione.
E' mostrata mentre saluta il re nello stesso modo in cui, sulla parete nord, faceva la Dea Nut. Alle sue spalle siedono tre divinità minori dell’aldilà.

Direi che, sostanzialmente, pur nella necessità di demolire, Carter fece un ottimo lavoro e i danni sono davvero minimi ed impossibili da evitare.

Sulla parete nord, invece, dovremo tornare per alcune necessarie considerazioni.
[Modificato da Hotepibre 11/12/2013 10:10]