00 13/10/2013 20:34
...per una casa editrice un libro ha valore quanto maggiore è la sua diffusione poichè è da questa che deriva la "remuneratività" dell'investimento, ovvero le spese di edizione!
Ora, con tanti libri più "moderni", ma non necessariamente migliori, scritti già in italiano (talvolta parafrasando testi in inglese, o in altre lingue, più "antichi" e quindi solo "copie intelligenti" del lavoro fatto da altri), perchè incaricare un traduttore (che dovrebbe poi essere un traduttore anche "tecnico"), poi un revisore per essere sicuri che non ci siano strafalcioni, per trasporre in italiano libri "vecchi"?
E questo considerando che si tratterebbe, peraltro, di testi che avrebbero una tiratura ed un mercato così basso da non giustificare l'investimento iniziale.

Il Gardiner è decisamente la "bibbia" del geroglifico, ma anche il suo inglese degli anni '20 del '900 necessiterebbe di una "traduzione" per adattarlo al nostro mondo... un po' come leggere "Pinocchio" nella versione originale... ci avete mai provato?