00 02/09/2013 12:41
Re:
Riccardo Banchi, 02/09/2013 09:41:

...sarebbe piacevole discorrerne insieme, magari in vacanza a Creta o Santorini...
L'argomento ha un fascino immenso. Sebbene io sia piuttosto "fissato" sul Predinastico, non nego che grandissimo interesse suscita in me proprio la civiltà minoica e i suoi rapporti con l'Egitto.
Creta e le isole egee avevano raggiunto un grado di civiltà e di armonia sociale che mai più è stato superato. Gli affreschi di Akrotiri, ma anche quelli cretesi, mostrano uno stile genuino e vitale che a mio avviso non ha eguali. Chissà come sarebbero andate le cose se Thera non fosse esplosa. Forse non sarebbe però nato il mito di Atlantide...
La mia vacanza anni fa a Creta fu concepita anche per questo mio interesse archeologico. Fra pochi giorni sarà la volta di Santorini, meta a cui ambisco da oltre un decennio.
Hotepibre, noi venedì 6 Settembre si parte. Vuoi venire con noi? [SM=x822723]

Ric [SM=x822712]


Direi che una differenza fondamentale balza all'occhio osservando comparativamente dipinti di area egea ed egizia: nel primo caso scopo dell'opera sembra essere quello di appagare la vista, l'arte per l'arte, intesa come piacere di ammirare costantemente qualcosa di bello, di rilassante (anche se su tale sensazione si potrebbe ancora tornare, ma per ora lasciamo le cose così) ... non così appare per l'arte egizia che, in generale, è quasi sempre "strumentale": vuol "dire" qualcosa, vuol "comunicare" un messaggio, vuole "magnificare" un personaggio.
Non è un caso, forse, che proprio nel periodo amarniano, con il suo inconfondibile stile che tende alla rappresentazione della realtà, si tenda a creare opere molto simili a quelle egee (si pensi al pavimento di Akhetaton che si trova -spero che ci sia ancora- al museo del Cairo, quello in cui le anatre si involano dai canneti, o ai dipinti idilliaci che rappresentano, ad esempio, Tutankhamon a caccia con Ankhesepaaton).

Nella mia tesi valuto che prima del Nuovo Regno l'Egitto era ripartito tra almeno tre re che regnavano contemporaneamente [«...un capo è in Avaris e un altro è in Kush, ed io siedo insieme ad un asiatico ed un nubiano, ed ognuno ha il suo pezzo di Egitto...» si legge nella c.d. Tavoletta Carnavon relativa alal guerra di "liberazione" ad opera di Khamose]; di queste tre parti solo una poteva avere contatti diretti con l'area egea (del periodo Protopalaziale) ed era, ovviamente, quella retta dagli Hyksos (e non a caso il porto di Peru-Nefer prosperava in quel periodo).
Non è escluso che qualche "barlume" di egeo fosse arrivato anche al sud, ma di certo, e non a caso, uno dei primi esempi di arte egeizzante in terra d'Egitto è dato dalle armi del primo re della XVIII dinastia, Ahmose, rivenute nella tomba della madre (la regina Ahotep) e che presentano disegni di derivazione egea. Siamo, perciò, in piena fase di riunificazione delle Due Terre ed i principi tebani si affacciano, a loro volta sul Mediterraneo.

Non è ancora un caso, che i due esempi principali di dipinti "egei" (per tipologia e per "mano") si trovino a Tell el-Dab'a (l'antica Avaris) ed in due Palazzi che si fanno risalire ai regni di Amenhotep II e Thutmosi III.

(attenzione all'equazione Hwt-Waret = Avaris = Peru-Nefer = Pi-Ramses = Tell el-Dab’a)



[Modificato da Hotepibre 02/09/2013 13:09]