00 19/01/2013 16:32
Il titolo di questa discussione è abbastanza criptico. Si tratta di un capitolo del libro di Alberto Elli - guida ai geroglifici pag.234/235.
Cito le prime tre righe di cui sinceramente non ho capito nulla nelle frasi evidenziate in grassetto:
...Le particolarità della scrittura geroglifica - non notazione delle vocali, polivalenza di molti segni, assenza di ortografie fisse, esistenza di segni omofoni, possibilità di metatesi grafiche ,...- la rendevano una scrittura ideale per giochi grafici, quali gli acrostici e le parole quadrate.

Chiedo aiuto sul significato di queste frasi e magari sui reperti citati, ossia di due stele di cui una al British Museum