Parigi. Il 16 settembre scorso è deceduto all'età di 91 anni Jean Leclant, segretario perpetuo dell’Académie des Inscriptions et Belles Lettres di Parigi dal 1983. Con lui scompare uno degli studiosi che maggiormente hanno caratterizzato la direzione delle ricerche sull’Africa Nord-orientale antica nella seconda parte del ventesimo secolo. Egittologo di formazione, Jean Leclant ha infatti contribuito alla creazione di un organismo a protezione delle antichità in Etiopia ed è stato a lungo direttore della Missione Archeologica Francese in Sudan. Sua è anche l’idea di raccogliere le testimonianze (Isiaca) relative alla diffusione dei culti egiziani nel bacino del Mediterraneo e in Europa in un unico repertorio. In Egitto, dopo essersi dedicato alla XXV dinastia (775- 653) e più in particolare allo studio dei monumenti di Montuemhat, uno dei personaggi più significativi di questo periodo, Leclant aveva concentrato i propri interessi sul sito di Saqqara. Qui aveva dato vita a una missione, ancora attiva oggigiorno, finalizzata alle ricerche archeologiche sui complessi piramidali dei sovrani della VI dinastia. Dal 1963 al 1979 Jean Leclant era stato professore di egittologia alla Sorbona e dal 1979 al 1990 al Collège de France. La sua reputazione lo portò a essere nominato membro di numerose prestigiose istituzioni culturali tra cui l’Accademia Nazionale dei Lincei. di Francesco Tiradritti, edizione online, 22 settembre 2011