Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Una prolungata siccità la causa della fine dell'Antico Regno?

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    -Kiya-
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    00 12/08/2011 14:53
    ... e per le altre perplessità che ho sollevato, che mi dici?
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    Diego Baratono.
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    00 12/08/2011 14:54
    Ben diceva Rundle-Clark quando affermava che la conoscenza della religione egizia è ancora nella sua infanzia ...
    P.S.: buon Ferragosto (o festa dell'Assunta) a tutti
    [Modificato da Diego Baratono. 12/08/2011 14:55]
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    -Kiya-
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    00 12/08/2011 14:57
    Un conto, a mio avviso, è interpretare erroneamente le fonti, ma un altro è non avere fonti. Non credi?
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    Diego Baratono.
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    00 12/08/2011 15:04
    Cosa intendi non avere fonti, Kiya?
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    -Kiya-
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    00 12/08/2011 15:24
    Re: Re:
    Intendo quello che ho scritto nel mio post precedente:

    -Kiya-, 12/08/2011 13.51:



    ... ma non posso fare a meno di sottolineare che nella rosa delle divinità non fossero contemplate le stelle della Cintura e non c'è alcun riscontro che queste potessero simboleggiare l'acqua. Gli Egizi non si sono certo risparmiati nel tramandare tutti gli esponenti della loro ampia rosa divina, perchè tralasciare proprio quelli? Se l'acqua avesse posseduto una divinità assimilata, esisterebbe un geroglifico specifico per rappresentarla: l'icona della divinità corrispondente o un simbolo pertinente ad essa, come per ogni altro elemento incarnato in un dio. Invece non è così, per l'acqua ricorrevano a un segno elementare, raffigurante delle piccole increspature/onde. Soltanto nel caso del Nilo vi è un riferimento esplicito ad Hapi.

    Lo stesso dicasi per le affermazioni che fai a carico di Imhotep: dove sta scritto che egli suggerì di adorare "le divinità dell'acqua"? E sulle sue capacità di guaritore/medico, mi pare che il terreno di applicazione sia da ritenersi piuttosto ampio, tenuto conto dell'alto tasso di mortalità dell'epoca e delle ripetute "pestilenze" (inteso in termini ampi e generici) a cui l'Egitto fu soggetto nel corso dei millenni.




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    mavir
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    00 12/08/2011 19:42
    Il collegamento che fa Diego (cioè: carestia = Giza dedicata all'acqua), mi sembra non solo credibile, ma probabile.

    Le danze della pioggia di molti popoli primitivi, le invocazioni agli Dei per l'arrivo della pioggia riportate da molti testi antichi ne sono una implicita riprova.
    Kiya non credo sia giusto dire, se c'è il papiro o la stele che lo conferma è vero, in caso contrario non è vero... come mi sembra tu sostenga.

    1. Prima di tutto noi abbiamo trovato solo il 15% di ciò che è ancora sepolto in Egitto.
    2. Le testimonianze (papiri e lapidi) non avevano un carattere "giornalistico" come oggi noi facciamo per la storia contemporanea, ma si esprimevano con un frasario "ufficiale" che oggi dobbiamo interpretare...
    3. Cerchiamo di vedere oltre... Ricordo il caso famoso di Schliemann (scopritore di Troia, Tirinto, Argo e Micene, scusa se è poco) che non faceva l'archeologo o lo storico, ma .... il pellicciaio... ma essendo lui un genio e con idee fuori dagli schemi riuscì a fare cose che uno stuolo di archeologi (che si basavano solo sui documenti in loro possesso) non seppero mai fare...

    Diego mi pare abbia la capacità di trovare la correlazione tra cose apparentemente "distanti" tra loro, ma che collegate, assumono aspetti molto interessanti...
    Credo che gli studi futuri, finiranno per dargli (almeno in parte) ragione...
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    -Kiya-
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    00 12/08/2011 20:03
    Non affermo che occorra un papiro o una stele che riferisca della connessione della Piana all'acqua, la quale peraltro non mi sento di escludere a priori nemmeno io.
    Il fatto che però Diego supponga elementi comprovanti di cui non esiste traccia, quello sì, mi sento di non appoggiarlo.
    Se esistessero divinità assimilate all'acqua, aldilà di Hapi, si intende, queste dovrebbero pur risultare citate in qualche iscrizione, monumento, documento, proprio perchè questi non recavano cronache, ma erano evocativi.
    Ben venga quindi trovare connessioni, per quanto apparentemente distanti. Fu proprio grazie alle connessioni fatte da Carter che oggi possiamo ammirare il tesoro di Tutankhamon ed essere certi della sua esistenza. Ma il legame deve poter avere elementi concreti e non essere basato su ipotesi, poichè altrimenti ognuno potrebbe supporre qualsiasi cosa senza la preoccupazione di stravolgere il contesto e ci vedremmo costretti a dover dar credito a chi sostiene che le Piramidi sono una traccia dell'avvento di una razza aliena..... Che poi mi possa essere sfuggita un'iscrizione dalla quale si evince che Imhotep invitava a venerare gli dei dell'acqua o che Senenmut intendesse riferirsi ad essa con tre piccole ellissi poste intorno a una stella (che però, vorrei sottolinearlo, non si ha certezza che raffiguri una delle tre stelle della Cintura di Orione) non lo escludo affatto, ragion per cui ho invitato Diego a darmene indicazione.

    p.s.
    come Diego ben sa, sono tuttavia un'accanita sostenitrice del culto solare. In riferimento all'Antico Regno, gli elementi probanti di una tale propensione possiamo pacificamente affermare che non manchino. La forma piramidale, di per sé, inoltre non è esclusiva dei monumenti di Giza. La troviamo in cima agli obelischi, con stretta correlazione al benben, la collina primordiale dalla quale il sole emerse all'atto della Creazione.
    [Modificato da -Kiya- 12/08/2011 20:18]
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    Diego Baratono.
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    00 13/08/2011 11:30
    Ricordo prima di tutto, che ci sono alcuni errori interpreativi a ed alcune "omissioni" a mio giudizio decisamente "pesanti", riguardo alla vera religione formulata dai liturgisti faraonici (e non da quella formulata dagli egittologi). Non è questa la sede per discuterne al momento, visto che anch'io sto preparando un nuovo libro proprio su questo argomento, ma penso d'aver individuato quella parte che secondo me mancava alla religione egizia e credimi, sarà almeno sorprendente. Non tanto per quel che "dice", quanto piuttosto per quel che si conosce al riguardo, che però non si è mai visto nella giusta prospettiva. Detto questo, voglio soltanto mettere in evidenza un dettaglio importantissimo (dettaglio che voglio condividere con voi per la prima volta, pur essendo anche questo argometo del nuovo libro quindi "top secret") inerente proprio alla "rinascita" quotidiana del Sole. Quando si parla di "rinascita" (non è per essere pedanti, Kiya, ma questa è l'estrema coerenza della mia teoria, che piaccia o meno. O meglio: è l'estrema coerenza su questo argomento degli E. A.: non si scappa. Poi, comunque, la si pensi come si vuole, ci mancherebbe), quando si parla di "rinascita", dicevo, si deve parlare di "Acqua". ll Sole, dunque, iconograficamente, nasce sempre, tutti i giorni, dall'Acqua: è quello che i liturgisti vedevano tutti i giorni all'Est, sul Nilo. E' l'Acqua, infatti, che sembra "spingere" l'astro nella sua rinascita quotidiana. Il Sole è sull'imbarcazione, quindi sull'Acqua, con il suo equipaggio, per percorrere la strada che porta alla rinascita del giorno dopo ... e così via. La chiave di lettura per comprendere l'E.A. ora mi è ben chiara (la notizia è in anteprima): come al solito è sempre stata una "verità" sotto gli occhi di tutti, ma nessuno l'ha mai vista. Le fonti Kiya ci sono eccome. Sono certo che le conosci benissimo, vista la tua preparazione in materia, ma, ripeto, non si intendono correttamente a causa dell'interpretazione "classica" che è stata fin qui data. Preciso che non si tratta di errori tout court, bensì piuttosto di incompletezza d'informazione che induce all'errore.
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    -Kiya-
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    00 13/08/2011 11:59
    Visto che anche questo diventa argomento "tabù" che, chiaramente, non sarà possibile sviluppare, poichè tema di un tuo prossimo libro, mi limiterò ad una sola osservazione "geografica": le città, i Templi e quindi gli alloggi dei sacerdoti e degli scribi si trovavano sulla riva est perchè, come abbiamo sottolineato più volte, la riva ovest era per lo più riservata alle necropoli e, di conseguenza, ai villaggi degli artisti e degli operai incaricati di lavorare alle tombe. Gli unici templi presenti ad Ovest sono quelli funerari.
    Questo comporta che volgendo lo sguardo ad est, verso il sole nascente, i sacerdoti avevano il Nilo alle spalle. Il sole, quindi, non sorgeva visivamente dalle acque, ma dalle colline. Un dettaglio che è perfettamente sintetizzato nel geroglifico, akhet

    N27



    ovvero l'orizzonte.


    Non sto snocciolando interpretazioni classiche, soprattutto perchè non posso vantare una formazione accademica. Sto semplicemente ragionando, mettendo insieme elementi che è difficile ignorare e che non sono soggetti a interpretazione.
    Quello che ci terrei a evidenziare è che a volte siamo così presi dal desiderio di dimostrare l'attendibilità delle nostre personali teorie, da indurre noi stessi a trovare conferme che con un semplice ragionamento possono essere confutate, col rischio, molto alto, di veder "archiviate" in modo assai prematuro ipotesi che potrebbero invece contenere un'alta percentuale di credibilità.
    [Modificato da -Kiya- 13/08/2011 12:01]
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    00 13/08/2011 12:20
    Re:
    Diego Baratono., 13/08/2011 11.30:

    ......Le fonti Kiya ci sono eccome. Sono certo che le conosci benissimo, vista la tua preparazione in materia....




    Evidentemente sono meno preparata di quel che si pensi, poichè ignoro in toto una o più fonti da cui si evinca che Imhotep inducesse a venerare le divinità dell'acqua. Vorresti, per cortesia, fornirmi indicazioni a riguardo?


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