00 14/06/2011 00:09
Dopo la pausa forzata, causata dalla Rivoluzione del 25 Gennaio che ha bloccato ogni attività in Egitto e costretto gli studiosi stranieri impegnati sul campo a rientrare nei propri Paesi, qualcosa torna a rimettersi in moto. Già da alcuni mesi gli archeologi hanno ricominciato a popolare i siti, dove procederanno con gli scavi e gli studi. In pari misura anche i collaboratori del Museo di Papiro di Siracusa erano rientrati al Museo del Cairo, per riavviare l'attività di restauro di alcuni papiri antichi. Un progetto che va avanti da alcuni anni.

Grazie all'intervento di Corrado Basile e Anna Di Natale è stato completato, per il momento, il restauro di un bel papiro lungo circa cinque metri, scritto in ieratico sul verso e in geroglifico sul recto, con illustrazioni a colori. La necessità di procedere al restauro era già emersa nei mesi scorsi, date le condizioni di estrema fragilità del papiro. Esso si presentava frammentato e feltroso, con evidenti segni di indebolimento e qualche perforazione in corrispondenza del pigmento di colore verde (malachite). Va detto che diversi anni fa il papiro era stato sottoposto a interventi di restauro non appropriati (come riporta il registro del Museo Egizio), che hanno contribuito ad aumentare il degrado del papiro; tra l'altro, per fissare i frammenti erano stati applicati centinaia di nastri adesivi di almeno tre diversi tipi, inadatti alla conservazione, che non solo deturpavano la scrittura e le illustrazioni ma erano dannosi.

Oltre agli interventi di routine, il papiro è stato sottoposto a trattamenti di disinfezione, deacidificazione e riduzione (il trattamento riducente è stato evitato in presenza di pigmenti a base di rame); inoltre, sono stati rimossi con estrema cautela, senza alcuna perdita di pigmenti e inchiostri, i nastri adesivi utilizzati nel precedente restauro ed è stata applicata, ove necessario, carta giapponese 3 gr/m2 di adeguato colore.

Inoltre, nel corso della stessa missione è stato valutato lo stato di conservazione di alcuni papiri esposti per stabilire la priorità di scelta di quei papiri che necessitano i trattamenti di restauro più urgenti.


[fonte: www.archaeogate.org ]