00 13/10/2010 12:05
Il fatto che i Giapponesi abbiano un differente modo di fruire della cultura extra-nipponica non li rende meno meritevoli di avere in casa mostre itineranti come qualunque altra nazione, che sia la svizzera o new york, pizia.
Il problema non sta nelle mostre, ma in chi deve prendere delle decisioni. Non mi stupisce che un reperto si sia danneggiato, ma sarebbe potuto accadere anche a Torino.
Dovrebbe esistere un metro per decidete quando un reperto può uscire o meno dal museo in cui "abita".
E la bega fra la direzione del museo e il comitato scientifico è lo specchio di questa realtà, ovvero che evidentemente avrebbe poetato di più nelle tasche del museo di Torino predyare un reperto della XVIii dinastia piuttosto che non farlo, e che il rischio era economicamente accettabile.
I musei non sono solo gli specchi della storia, ma anche un mercato, e nemmeno così indifferente.