Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

La piramide: cosa rappresenta in realtà?

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    Antonio Faricelli
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    00 21/09/2010 16:48
    A suggello dell'ipotesi che le tempeste di sabbia fossero frequenti, almeno nel basso Egitto, c'è la spiegazione che gli esperti forniscono della strana conformazione delle case che compongono il villaggio dei costruttori di piramidi a Giza.

    Di seguito c'è la pianta di una di queste case:



    L'ingresso dalla casa è quello contrassegnato con la lettera A; si entra quindi in un ambiente stretto, un corridoio che porta all'ingresso B; e si accede infine all'ambiente abitato. Gli archeologi hanno capito subito che quel doppio ingresso ed il corridoio che li collega sono inutili, mangiano solo spazio alla casa.
    L'unica spiegazione, e pare che sia quella definitiva, è che tale sistema serviva a proteggere l'ambiente interno della casa dalle tempeste che portavano una gran quantità di sabbia attraverso la porta.
    Come è logico pensare: la sabbia portata dal vento si infrange contro il muro che nel corridoio fronteggia l'ingresso A e rimane in quell'ambiente in attesa che venga spazzata dalla "donna della casa".

    Le tempeste di sabbia, perciò, non solo erano una routine ma condizionavano la costruzione degli edifici, che siano questi abitazioni di operai o tombe reali.
    [Modificato da -Kiya- 19/01/2011 23:12]
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    roberta.maat
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    00 21/09/2010 18:04
    C'è da rimanere storditi durante una tempesta di sabbia e la piana di Giza era sicuramente spazzata da venti impetuosi che alteravano continuamente i paesaggi tanto da sommergere addirittura la sfinge.
    I quantitativi di sabbia che ricoprivano, scoprivano e ricoprivano i templi dovevano essere notevoli e rimuoverli era di certo un impegno continuo.
    Probabilmente dunque i problemi ingegneristici affrontati dai costruttori riguardarono anche questo aspetto giacchè la struttura progettata avrebbe dovuto sopportare, oltre il suo stesso peso, anche quello delle sabbie.
    Una parete scoscesa e levigata avrebbe offerto più garanzie di eternità offrendo minimo attrito a vento, sabbia e acqua.

    Sicuro questa interpretazione del perchè della forma piramide trascura la lettura della simbologia che sempre dobbiamo richiamare però la scelta di questo solido, a parere mio, scaturì da esigenze pratiche e successivamente suggerì altre implicazioni facilmente intuibili vista la sacralità del monumento.
    Se la piramide avesse voluto riprodurre un raggio di sole pietrificato, non avremmo dovuto riscontrare in qualche graffito del sole dei raggi disegnati come triangoli ?
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    Antonio Faricelli
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    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 21/09/2010 18:35
    roberta.maat, 21/09/2010 18.04:

    Se la piramide avesse voluto riprodurre un raggio di sole pietrificato, non avremmo dovuto riscontrare in qualche graffito del sole dei raggi disegnati come triangoli?



    ...e se gli antichi Egizi conoscevano la relatività di Einstein avrebbero dovuto costruire la piramide a forma di cilindro:


    [Modificato da -Kiya- 19/01/2011 23:12]
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    roberta.maat
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    00 21/09/2010 19:42
    Mi prendi in giro ? Ora che ci penso..........per fare un raggio di sole l'avrebbero costruita a vertice in giù

    [SM=x822727] [SM=x822727] [SM=x822727] [SM=x822727] [SM=x822727]
    [Modificato da roberta.maat 21/09/2010 19:47]
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    -Kiya-
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    00 21/09/2010 20:13
    Perchè il vertice all'ingiù? il raggio di sole si espande, man mano che si avvicina alla terra. Pensa alle braccia di Aton, sono disposte a raggera, con la parte più stretta alla fonte ;)
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    roberta.maat
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    00 21/09/2010 21:33
    E' vero........ma se disegni un sole lo fai anche così (magari meglio !)
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    00 22/09/2010 12:28
    Beh, se si pensa all'iconografia di Aton, i raggi solari si iscrivono perfettamente nella forma triangolare.
    Terrei presente anche l'identicità di forme fra pyramidion e piramide. Idealmente la piramide potrebbe essere la continuazione del pyramidion posto in cima. Di conseguenza un simbolo solare.

    Ricordiamoci anche che la piramide di djoser non nasce così com'è, ma da una semplice mastaba, a cui si sono aggiunte modifiche col tempo, quindi, con buona probabilità, il progetto iniziale non prevedeva la forma attuale, ma si tratta di un'evoluzione successiva, dettata, secondo me, più da ragioni ideologiche che altro (scala verso il cielo? Approssimazione di una forma triangolare?). E se ci fosse stato, in cima all'ultimo gradone un grosso pyramidion? Forma alla quale l'ingegneria non era ancora riuscita ad arrivare praticamente ma a cui tendeva?

    [Modificato da ACUSinpw 22/09/2010 12:39]
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    roberta.maat
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    00 22/09/2010 13:04
    Allora, a questo punto mi sorge una domanda spontanea.......chi è nato prima il pyramidion o la piramide ?
    Il pyramidion posto sulla piramide è il suo apice naturale e quello sull'obelisco altrettanto naturale, forse evoluzione del "totem".
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    -Kiya-
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    00 22/09/2010 13:21
    Re:
    roberta.maat, 22/09/2010 13.04:

    Allora, a questo punto mi sorge una domanda spontanea.......chi è nato prima il pyramidion o la piramide ?
    Il pyramidion posto sulla piramide è il suo apice naturale e quello sull'obelisco altrettanto naturale, forse evoluzione del "totem".




    E' una domanda che mi sono posta anche io e di cui vi ho reso partecipi nella risposta in cui introduco l'argomento "obelischi" (pubblicata ieri, alle 13,35).
    Direi che il pyramidion, ovvero il benben egizio, sia nato prima e che la Piramide, quindi, potrebbe essere la sua elaborazione su vasta scala. La sua funzione di "dimora di Ra" è proprio quello a cui mi riferisco nel considerare la simbologia solare della forma piramidale.
    [Modificato da -Kiya- 22/09/2010 13:22]
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    TA makA nen ka neKet
    00 22/09/2010 13:48
    Io ho sempre pensato ad una evoluzione tecnologica che ha permesso di fare quello che forse voleva già Djoser.
    Prima di essere smentito da voi su un altro post fantasticavo che anche la piramide a gradoni fosse liscia ma che il tempo, il deterioramento del materiale di riempimento, e il "riciclaggio" del materiale abbiano "spogliato" la struttura, un pò come è successo alla piramide di Meidum.
    Voi parlate di cambiamento radicale il passaggio dalla mastaba alla piramide, a me sembra una piccola evoluzione rispetto a quello che è successo tra l'ultima piramide di Ahmose e la tomba di Amenhotep I nella valle dei re! Qui il sole non arriva, il Faraone è nascosto, inarrivabile.. [SM=x822734] (beh...l'idea era quella [SM=x822714]) i costi dovevano essere mostruosamente inferiori.
    In questo caso le motivazioni non sono più religiose ma "conservative", per il faraone e la sua ultima dimora. e quello che è più eclatante è che questo cambiamento è stato radicale e repentino. Pensate,per 14 dinastie, millecento anni si sono costruite piramidi, poi, di punto in bianco arriva Amenhotep I e dice "ma sai che c'è di nuovo? io la piramide non la voglio, vado in un posto dove nessuno può sapere e nessuno mi può vedere. Scusate la battutaccia scontata ma non pensate che suo padre, Ahmose si sia rivoltato nella tomba? [SM=g1619695]
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