00 11/08/2010 09:02
Re:
[SM=g1621242]
-Kiya-, 07/08/2010 1.31:

Consultando il dizionario, troviamo:

Alla voce "Teocrazia": Forma di governo in cui la sovranità è esercitata da una o più persone, in genere sacerdoti, che si ritengono investite del potere direttamente da Dio.
La teocrazia, in effetti, presuppone che il governo di uno stato sia stabilito su base religiosa, che sia il Dio a dettare le leggi, tramite un rappresentante terreno, che quindi governa per volontà divina.

Alla voce "Ierocrazia" invece leggiamo: Ordinamento o sistema politico basato sul potere della classe sacerdotale. La ierocrazia è una forma di governo nella quale il potere viene gestito da una persona (o un gruppo di persone) facente parte di una casta sacerdotale, e per questo ritenuta sacra, rappresentante del volere divino, se non addirittura incarnazione stessa della divinità.


Di norma è dato per assodato che l'antico Egitto fosse basato su un governo di tipo Teocratico.

L'Egitto si basava, però, sul governo di un re-dio, poichè tale era ritenuto il sovrano, incarnazione di Horus mentre era in vita e assimilato ad Osiride al momento della morte. Inoltre egli era anche il primo tra i sacerdoti.
Si trattava, pertanto, di un governo esercitato direttamente dauna divinità. Presupposto, questo, che introduce il concetto di Ierocrazia che leggiamo qui sopra.

E' lecito quindi chiedersi: perchè non si parla mai di "Ierocrazia" per descrivere la forma di governo dello stato antico Egiziano, se non, forse, per brevi e circostanziati periodi?





Forse per far risaltare la figura del Faraone, essendo ritenuto -lui stesso- un Dio,
primo tra i Sacerdoti ma prima di tutto un Dio, attributo non riconosciuto al resto della
casta sacerdotale, senza nulla togliere al suo enorme potere.




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