00 29/05/2021 16:33
Re:
mi permetto di quotare un post che scrissi, proprio in questa discussione nell'ormai lontano (sigh!) 2010 (il che la dice lunga sulla mia veneranda età😄)
Hotepibre, 03/08/2010 13:31:

Aspetti "positivi":

La Cultura: con ciò intendendo tutto ciò che ci hanno lasciato, dai monumenti , alla letteratura, a quegli aspetti forse meno appariscenti, ma che in qualche modo trovano riscontri inaspettati anche nel nostro mondo e nel nostro tempo;

..ma tu hai chiesto "eventi", ovvero fatti specifici e allora come non ricordare:

La costruzione delle piramidi, monumenti unici nel loro genere (almeno in quel periodo storico), simbolo non solo di capacità costruttive, ma anche imprenditoriali, organizzative, e di coraggio;

L'eresia amarniana
intesa come un vero e proprio esperimento di "rivoluzione" culturale che, nonostante i pochi decenni di durata, ha tuttavia lasciato un segno indelebile in una storia durata millenni (e forse anche oltre);

La lungimiranza di Re arcaici che ebbero il coraggio di unificare un territorio così vasto e riuscirono a gestirlo politicamente e culturalmente per tremila anni.

Mi rendo conto che non sono fatti strettamente individuabili, ma tutto si poggia su questi pilastri, secondo me, ed ogni singolo "evento" non può che essere derivante da quelli.

Eventi negativi:

Mi spiace, non riesco a vedere come negativi quelli segnalati da Pizia e da Mery poichè non possiamo prescindere dal fatto che erano propri di una cultura che non può essere analizzata con i nostri moderni metri morali.
I sacrifici umani avevano la loro ragion d'essere e, benchè ridotti ad un breve periodo, sono stati essenziali per lo sviluppo della cultura che noi conosciamo; i matrimoni incestuosi al limite della "pedofilia" (come segnalato da Mery)?
Con la morale di oggi non posso accettarli avviamente, ma se l'unione di due divinità (sia pur fratello e sorella o padre e figlia) era una sorta di "necessità" dettata dall'impossibilità di trovare altri partner "degni" di quelle unioni, la mortalità da parto era talmente alta che se non si fossero scelte "femmine" in giovanissima età si sarebbe rischiato il venir mendo di intere Dinastie.
Quanto alle mire espansionistiche di alcuni Re del Nuovo Regno, intanto direi che tutte le campagne di guerra (da Thutmosi III in poi) erano più azioni di "polizia" e di sicurezza che non guerre vere e proprie; anche in questo caso però, pur non essendo un grande estimatore di Ramses II (ad esempio), rientravano nelle necessità di governo, necessità che dovevano poggiare anche sul timore che un popolo incuteva ai suoi "vicini" onde evitare sopraffazioni e lotte.

Per gli eventi negativi, perciò, per ora, soprassiedo!