00 17/05/2010 11:32
Re:
roberta.maat, 15/05/2010 8.03:


Dissento però sull'accezione che ha voluto rilevare riguardo la parola QUALCUNO da me usata in uno dei post precedenti. Assolutamente non era mia intenzione identificare con quella parola uno status sociale, nè un rango. Sono stata fraintesa, per me QUALCUNO stava ad indicare l'essenza vitale, cioè quanto abbandonò quel corpo al momento della morte.


Roby il mio commento non era una risposta al tuo in particolare, ma in generale, al sentimento, più che legittimo del resto, in effetti un po' foscoliano, per cui una persona abbia valore se ricordata, anche dopo la morte, in un certo modo, per le sue imprese o per la sua importanza sociale.
Anche se nessuno in questo forum fosse d'accordo su questa posizione, immagino che invece nella società nostra contemporanea, su questo scorcio di nuovo millennio, sia un modo di vedere molto comune, sempre presente in una certa percentuale di esseri umani.
Ben venga per loro l'esposizione della salma intera e nuda, o vestita come preferiscono, ma per chi non ha questa aspirazione spero sia possibile il dimenticatoio ... ecco, in questo credo consistesse una delle motivazioni per cui la studentessa laureanda in bioetica chiedeva rispetto e giustizia per quei defunti che non hanno più, qui sulla terra, un "avvocato" che difenda i loro umani diritti.