Probabilmente gli studiosi delle civiltà antiche tendono ad attribuire a quella in oggetto del propri studi tutti i primati, e più questa è esotica più stupisce... per questo sono abbastanza scettica a proprosito delle scoperte cinesi, comunque se qualcuno avesse dati più precisi e possibilmente non prelevati da internet come fonte unica...
Armati di pazienza Emilio, il libro del Barca non è affatto facile da capire e memorizzare, lo lessi un paio di anni fa, riempiendolo di foglietti con schemi e riassunti, ma da allora non l'ho più mollato, lo tengo a portata di mano perché contiene tantissimi riferimenti, è una vera miniera di dati, così ogni tanto devo consultarlo per ritrovare qualche notizia, tipo questa della ceramica.
Questo argomento ha sempre affascinato anche me, dai tempi della scuola, anche se sono stata solo studente per qualche anno di liceo artistico.
Poi ho avuto una rivelazione, ho scoperto la ceramica anche io!
Siccome abito in un posto di pianura con un terreno molto argilloso, oltre a dannarmi per renderlo coltivabile, ho scoperto, forse ripercorrendo l'esperienza dei nostri antenati, che dopo aver acceso dei fuochi in una buca scavata nel terreno, restavano grumi di argilla di colore arancione mattone, non più solubili in acqua, ma duri come la pietra.
Così mi sono ripromessa di approfondire questa esperienza di archeologia sperimentale, provando a produrre ceramica grezza con i metodi rustici.
Dopo essermi informata un po' sul mio territorio, ho anche scoperto i luoghi privilegiati nell'antichità come cave di materiale da cottura, dalla semplice argilla alla calce, al caolino più fine.
Se mai mi incamminerò per questa impresa non mancherò di documentarla con cronaca e foto