La mia personale conclusione è che con "Periodo Amarniano" gli Egittologi intendano esplicitamente riferirsi a quelli anni che vanno dal regno di Akhenaton (alcuni escludendo persino i primi anni in cui il sovrano regnò con il nome di Amenhotep IV - ritenuti non pienamente caratterizzati dalla sua politica/riforma), a quello di Ay, riconoscendo quindi in Horemheb il sovrano del "punto di rottura". Preso atto di ciò, non ci si spiega per quali ragioni si perseveri nel ritenere quest'ultimo come parte integrante della tarda XVIII dinastia, piuttosto che riconoscerlo quale iniziatore della XIX.
Storiograficamente parlando, per Età Amarniana sarebbe più corretto intendere il periodo in cui Akhenaton regnò dalla nuova Capitale, da cui, peraltro l'epoca prende il nome.
Appare chiaro infatti che, fin dal suo successore (che si voglia intendere Smenkhkara oppure Tutankhamon) si delineò la necessità di ripristinare non solo il vecchio culto, ma anche cariche religiose e politiche che avevano perso potere in quel lasso di tempo. Un ritorno al passato operato con un colpo di spugna. O così, almeno ci appare in epoca moderna.
Parlando di cronologia Amarniana , quindi, ci si dovrebbe riferire a qualsiasi ambito (storico/politico/artistico/religioso), ma limitatamente a quella manciata di anni di Regno (circa 12).
Personalmente, sono del parere che parlare di "Epoca Amarniana" sia già di per sè fortemente limitativo e scorretto. Non tanto per il termine (conclusione) che gli si attribuisce, con il quale posso anche almeno in parte concordare (parlare di conclusione è quanto mai scorretto, a mio avviso, tenuto conto che il già citato "colpo di spugna" non fu poi così efficace...) , quanto per l'inizio.
Si incorre nell'errore di considerare esclusivamente pochi decenni (30 anni circa), come storia a sè, attribuendovi "responsabilità" che invece hanno radici ben più profonde e che affondano in un passato più remoto, escludendo così a priori tutto quanto avvenne prima, dalla fase preparatoria fino all'effettiva applicazione.
Se dobbiamo effettettivamente attribuire una qualche specifica "responsabilità" ad Akhenaton, fu quella di aver applicato in toto quanto fino ad allora giunto a maturazione, sia da un punto di vista politico, che da un punto di vista meramente cultuale (sempre che si intenda considerare in maniera individuale due ambiti che in realtà sono l'uno parte integrante dell'altro). Affermare che Amenhotep IV/Akhenaton, quindi, fu l'iniziatore della riforma per cui oggi è maggiormente noto significa ignorare personalità ed eventi da cui il medesimo fu fortemente ispirato e influenzato.
[Modificato da -Kiya- 16/02/2010 14:25]