Aggiungerei una mia riflessione:
l'eventuale assenza di mummie rinvenute nel territorio Amarniano in epoca moderna, non può deporre a favore della teoria che Akhenaton avesse imposto un cambiamento radicale anche a riguardo del Credo della preservazione del corpo. E' assai probabile, infatti, che al momento dell'abbandono graduale della Città i corpi che riposavano nelle tombe circostanti furono trasferiti altrove, affinchè fossero risparmiati da razzie e distruzioni.
Come sappiamo, molti ritengono che ospite e contenuto della KV55 provengano da Akhetaton, al pari dei tre corpi rinvenuti nella KV35 e, aggiungo io, il contenuto dell'ormai famosa KV62. Molti dignitari dell'epoca, presumibilmente seguaci dell'Aton, si fecero seppellire a Menfi o a Saqqara, dove l'influenza di Akhenaton risultò essere cospicua.
A questo si aggiunge inoltre il fatto che Akhenaton, benvoluto o meno, era pur sempre il Sovrano delle Due Terre. La sua parola sarebbe stata legge e non solo entro i confini della Capitale, ma su tutto l'Egitto. Se Akhenaton avesse quindi abrogato le pratiche di inumazione, avrebbe esteso tale divieto a tutto il territorio, quanto meno durante i suoi 17 anni di regno.
Ciò implicherebbe che chiunque fosse morto in quel lasso di tempo avrebe dovuto abbandonare il suo corpo alla devastazione del tempo, non lasciando alcuna traccia di sé. In questo caso non dovremmo possedere tracce di inumazioni risalenti a quel periodo, né resti umani riconducibili ad esso o, anche, alcun riferimento alla rinascita in un ipotetico Aldilà, come ad esempio papiri contenenti brani del Libro dei Morti o, semplicemente, ushabti. ma come sapppiamo esemplari di questi ultimi sono stati rinvenuti nella Tomba Reale Amarniana con su inciso proprio il nome del Re e, forse, della sua consorte principale.
Tuttavia, un Regno di così breve durata complica certemente il rinvenimento di riscontri effettivi.