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Qualche riga di commento da Archeogate

Da Tebe a Napata oppure Tra Tebe e Napata

L'attività archeologica intrapresa dal Prof. Sergio Donadoni, titolare della cattedra di Egittologia dell'Università di Roma "La Sapienza", negli anni Settanta del secolo scorso si è presto diramata in due direzioni distinte ma che hanno presto assunto un aspetto complementare, in Egitto e in Sudan. Dal principio degli anni Novanta la responsabilità della loro continuazione è ricaduta sullo scrivente.
In Egitto lo scavo difficile di una grande tomba tebana di età saitica (circa 600 a.C.) si è tradotto in un immane lavoro di ricostruzione epigrafica, che è riuscito a recuperare quasi per intero il programma decorativo di un monumento un tempo sontuoso. Esso appartenne al tesoriere di una carica seconda solo al faraone nel suo tempo, quella della divina adoratrice di Amon: la sua istituzione politica fu un retaggio del dominio della dinastia nubiana sull'Egitto meridionale. Importanti reperti di questo periodo da Tebe si conservano nel Museo Egizio di Torino.
La capitale della dinastia nubiana, Napata, presso il Gebel Barkal in Sudan, è stata per decenni oggetto di scavi italiani, che vi hanno riportato in luce templi e palazzi anteriormente del tutto sconosciuti relativi al periodo meroitico. In essi si è riscontrata una insospettata influenza dell'Egitto ellenistico, ed in particolare del tempio di Iside a File, che è stato pure oggetto di una grande impresa di salvataggio da parte di una ditta italiana.


Alessandro Roccati

[Modificato da -Kiya- 25/11/2009 21:01]