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Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Conferenza di Paolo Pietrapiana

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    antonio crasto
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    EgiTToPhiLo/a
    Scriba
    00 13/09/2009 16:32
    Nell’ambito della conferenza annuale della Società Italiana di Archeoastronomia, l’amico Paolo Pietrapiana presenterà domani 14 Settembre una sua interessanta conferenza, di cui riporto la presentazione tratta dal sito della Società.


    I DECANI EGIZI DELLA REGIONE DI ORIONE: SIGNIFICATO, IDENTIFICAZIONE E FUNZIONE.
    Paolo Pietrapiana-Sociata Italiana di Archeoastronomia, Carlo Ponghetti-Sociata Italiana di Archeoastronomia

    Il presente lavoro vuole essere un contributo alla identificazione astronomica di quella famiglia di decani che fa parte delle moderne costellazioni di Toro, Orione e Cane Maggiore. Viene inoltre proposta una sequenza decanale atta a definire il numero di giorni mancanti all’annuale levata eliaca di Sirio.
    Come noto tale zona celeste rappresentava per gli antichi egizi una tra le più importanti regioni stellari dal punto di vista religioso, mitologico e calendariale. Il sorgere eliaco della stella Sirio era infatti strettamente correlato con l'inizio del nuovo anno e la piena annuale del fiume Nilo.
    Stabilire e prevedere con sicurezza un tale evento astronomico risultava pertanto di primaria importanza e di estrema rilevanza pratica. E’ pertanto ipotizzabile che a tal fine fossero stati elaborati sistemi osservativi atti a supportare adeguatamente tale esigenza.
    Per l’identificazione delle sequenze decanali ci si è avvalsi soprattutto delle liste contenute nell’opera di Otto Neugebauer e Richard Parker “Egyptian Astronomical Texts” e nel lavoro di Karine Gadre “Conception d’un modèle de visibilité d’étoile à l’oeil nu. Application à l’identification de décans égyptiens.”
    Sebbene le conclusioni a cui si perviene nel presente lavoro non confermano del tutto le precedenti identificazioni stellari correlabili ai decani in esame, a tali lavori va dato il merito di aver suggerito alcune soluzioni possibili.
    La sequenza decanale di riferimento e la traduzione del significato dei loro nomi è quella definita da Karine Gadre. Essa contempla una serie di circa 20 decani tra le costellazioni del Toro e del Cane Maggiore di cui ben 9 associati all’identificativo SHA che definisce inequivocabilmente, in antico geroglifico, la regione di cielo corrispondente alla costellazione di Orione.
    I nomi di alcuni decani della sequenza inoltre fanno riferimento a parti del corpo umano e precisamente 6 integrano nel proprio nome il riferimento al braccio (rmn), 3 alla gamba (w’rt), 1 all’orecchio (msdr) ed 1 alla colonna (jun). Tale caratteristica viene giudicata dall’Autore non casuale in quanto enfatizzerebbe a livello astronomico l’identificazione di ciò che a livello religioso rappresenta il primo degli Dei il cui mito è il più conosciuto dell’antico Egitto e sicuramente quello di più profondo significato religioso e spirituale: l’uccisione, lo smembramento, la ricomposizione e la rinascita del dio Osiride.
    I nomi dei decani pertanto sono stati considerati come indicatori non secondari nella fase di identificazione in quanto utilizzabili per verificare la possibile corrispondenza della controparte astronomica con la morfologia della costellazione di Orione (SHA – OSIRIDE) che come è noto rappresenta una figura antropomorfa di un cacciatore in posizione eretta nell’atto di camminare che impugna un arco o uno scettro con la mano sinistra a braccio disteso e avente il braccio destro parallelo al corpo.
    Integrando la sequenza decanale più sopra ricordata con l’aspetto della costellazione di SHA – ORIONE ed il reale aspetto della regione di cielo in esame, l’Autore definisce una precisa corrispondenza tra decani ed asterismi stellari effettivamente presenti.
    Viene infine ipotizzata la possibilità che questa sequenza decanale potesse essere utilizzata per una raffinata temporizzazione dei giorni mancanti alla levata eliaca della stella Sirio. L’estrema vicinanza spaziale dei decani della regione di Orione infatti avrebbe permesso una loro osservabilità sequenziale quasi giornaliera e questo sarebbe stato un significativo aiuto nel predire con esattezza quasi cronometrica il giorno del capodanno egizio.

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    -francis-
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    Colei/Colui che siede alla
    destra della Sacerdotessa
    Scriba Reale

    - Waenra,
    MerytWaenRa, Semenet -
    00 13/09/2009 19:00
    In bocca al lupo, Paolo!
  • Hatshepsut76
    Viandante
    00 14/09/2009 00:14
    in bocca al lupo Paolo
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    EGIZIA72
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    Scriba Reale

    = Useret mes en Ra,
    Sepet em-bah Aton =
    00 15/09/2009 10:49
    Spero che sia andato tutto ok [SM=x822713]
    attendo i commenti [SM=g999100]