00 03/09/2009 19:36
Re: Re:
-Kiya-, 03/09/2009 19.11:



Alla luce di quanto hai sottolineato tu in apertura di discussione, e riflettendo sulle nozioni che mi sono rimaste a riguardo, mi chiedo se l'errore, ossia il fatto di parlare di ebrei quando ancora questi non esistevano e di rapportarli agli Egizi, possa essere giustificato da un'errata interpretazione da parte dei "non addetti ai lavori".




Non sono sicuro di interpretare bene cosa vuoi dire.

Uno dei principali fini dell' analisi archeologica della Bibbia è stato quello di determinare il periodo in cui essa è stata creata e redatta. Detto molto tout-court, questo periodo è risultato essere circa il VII° sec. a.C. per le parti più antiche e circa il V° sec. , al ritorno dell'esilio in Babilonia a Gerusalemme per la maggior parte dei "libri".

La questione non è di interpretazione ma di una deliberata invenzione: la Bibbia, con la sua cronologia interna, piazza bellamente l'Esodo ad un tempo orientativamente corrispondente al Nuovo Regno-Ramessidi. Ovvero cerca di creare una storia "fondante" molto più antica di quella reale dove il popolo ebraico
è oppresso da un tiranno. Ma è una storia risultata falsa. Ma perchè la Bibbia inventa questa storia?

Si dà il caso che nel famoso esilio in Babilonia del V° sec. il popolo ebraico si trovasse esattamente in quella condizione: ostaggio di un "tiranno" che aveva distrutto Gerusalemme, Nabuccodonosor, e con la "Missione" di ritornare nelle loro terre espropriate del Regno montano di Giuda. E possibilmente di allargare il territorio di Giuda ai danni del ricco Regno pagano di Israele distrutto e azzerato dagli Assiri. Cosa che non gli riuscì mai.

Quindi un esilio reale e sofferto, quello di Babilonia del V° sec., viene messo nella Bibbia, composta in gran parte proprio in esilio a Babilonia, in relazione ad un esilio mitico precedente ricordando che la cattiva condotta verso il Dio unico aveva già punito il popolo ebraico.
Popolo che però era ricaduto nello stesso errore sollevando la stessa punizione. E' la nascita del senso di colpa, un elemento presente ossessivamente nella Bibbia.

Quindi non è che qualcuno ha interpretato male la Bibbia, è proprio la Bibbia che crea esplicitamente un mito ambientato orientativamente in epoca Ramesside. E finchè l'occhio impietoso dell'Archeologia non è andato a rovistare nei livelli stratigrafici di mezzo vicino oriente, abbiamo accettato per fede il racconto.
[Modificato da MassimoIzzo 03/09/2009 19:37]