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Dagli scavi in corso, sull'isola di Salamina, sono emersi i resti di un monumento funebre, un cenotafio, apparentemente vuoto.
Secondo gli archeologi la struttura potrebbe essere stata eretta in onore di Aiace, figlio del Re, eroe della guerra di Troia, che a Troia fu sepolto, come ci ha tramandato Omero nel suo ciclo epico.
Se l'ipotesi risulterà confermata, potremmo essere di fronte a una prova della storicità della guerra di Troia.

Nell'Iliade, Aiace si scontrò per ben due volte con Ettore, tenendogli testa. Il secondo duello si protrasse per un giorno intero e venne interrotto soltanto dall'intervento degli Dèi, che stabilirono la parità tra i due.

Aiace, con l'aiuto di Odisseo fù colui che recuperò il corpo di Achille, ucciso da Paride, per tributargli gli onori degni di un eroe. Si scontrò con Odisseo per il possesso delle armi del valoroso Achille, ma fu Odisseo ad avere la meglio. Colpito da un incantesimo di Atena, reso pazzo e furioso, si scagliò contro un gregge di pecore ritenendo di combattere contro l'esercito degli Achei. Tornato in sé e resosi conto dell'accaduto, incapace di accettare l'onta dell'onore perduto si tolse la vita per mezzo della spada che lo stesso Ettore gli aveva donato al termine del loro duello.


Già nel 2001 gli archeologi scoprirono i resti di un sontuoso palazzo che potrebbe essere appartenuto ad Aiace. Lo stesso occupava un area di 750 mq ed era composto da più di 30 stanze. Secondo le analisi, l'epoca in cui la costruzione fu abbandonata potrebbe coincidere con l'epoca della Guerra di Troia e la sua caduta, datata intorno al 1180 a.C.